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Tra il 2 e 3 novembre a Trieste cade la memoria liturgica del suo protettore, San Giusto…

All’inizio del III secolo d. C, c’erano un imperatore a Nicomedia, nell’Asia Minore, e un altro a Milano, erano Diocleziano e Massimiano, entrambi col titolo di Augusti, che regnavano con due Cesari, ossia due vice e successori designati, Galerio a Sirmio, oggi Mitrovica in Serbia, e Costanzo a Treviri, in Germania.

Questa era la tetrarchia, cioè il nuovo ordinamento di vertice che doveva rinsaldare l’Impero romano, con le vittorie contro i nemici e la disciplina interna.

Per accrescere il suo potere, Diocleziano usava la tecnica delle monarchie orientali, proclamando il carattere divino dell’imperatore.

E qui la sua storia s’incrociò a sua insaputa con quella di Giusto, un cristiano della Venezia Giulia che era ben conosciuto nell’ambiente triestino come uomo di grande penitenza e di larga generosità, cristiano fin dall’infanzia grazie ai suoi genitori.

Quest’uomo pio venne raggiunto nel 303 dall’ordine imperiale che imponeva a tutti i cristiani di testimoniare la propria fedeltà ai quattro sovrani sacrificando agli dèi di Roma, tra i quali Diocleziano collocava anche sé stesso.

Il governatore romano locale, Mannaccio, convocò ogni cristiano e gli comunicò l’ordine e per chi non obbediva c’era la morte.

Quando lo chiamano, Giusto non si comporta da nemico o da ribelle, poiché era un suddito fedele dell’imperatore, ma non poteva sacrificare alle divinità romane, perché il suo Dio era Gesù Cristo.

Furente, Mannaccio fece buttare Giusto in mare davanti a Trieste, legato a pesi che lo trascinarono subito in fondo.

Ma i legami si sciolsero e il corpo del martire riemerse sulla spiaggia, dove fu trovato da un sacerdote e un gruppo di cristiani, che li diedero sepoltura vicino al luogo del ritrovamento.

Nel V secolo, su un’altura vicino al luogo si costruì una basilica cristiana, dove c’era stato un tempio dedicato alle antiche divinità, dove fu trasferito il corpo del martire, che darà il suo nome all’altura, oggi nota come Colle di San Giusto.

La chiesa a lui dedicata sul Colle fu fusa nel XIII secolo con quella adiacente, dedicata all’Assunta: e così nacque la nuova cattedrale di Trieste, che venne intitolata a lui.

Patrono di Trieste, la festa di san Giusto cade il 2 novembre, ma per motivi liturgici, dato lo stesso giorno c’è la commemorazione dei defunti, è posticipata al giorno successivo, il 3 novembre.