san carlo borromeo 2018 iconografia

Un santo che ebbe sempre un profondo legame con il Lago Maggiore…

Nel 1538, ad Arona, nella rocca che dominava la città sul Lago Maggiore, nasceva Carlo Borromeo, secondogenito del conte Giberto che, seguendo gli usi di quegli anni, fu nominato chierico a dodici anni da suo zio, papa Pio IV. 

Carlo studiò a Pavia brillantemente, e fu poi chiamato a Roma dove, a soli ventidue anni, fu nominato Cardinale.

Fondò a Roma l’accademia delle notti Vaticane, venne poi inviato al concilio di Trento, e nel 1563 fu consacrato vescovo di Milano, che era una diocesi vastissima, con Lombardia, Veneto, Liguria, Piemonte e Svizzera, ma Carlo era molto preoccupato per la formazione del clero e le condizioni dei fedeli.

Il vescovo usò la sua ricchezza in favore dei poveri, fondò seminari, edificò ospedali e ospizi, mise ordine all’interno delle strutture ecclesiastiche difendendole dai condizionamenti dei potenti locali, e per questo scampò anche a un attentato.

Nel 1576 scoppiò la peste e Carlo si adoperò personalmente nell’aiuto ai malati, poi si dedicò con tutte le forze al suo ministero episcopale, visitando in lungo e in largo l’enorme diocesi, incoraggiando la crescita cristiana delle popolazioni e cercò costantemente di migliorare la formazione del clero, a volte anche senza né mangiare nè dormire.

All’età di 46 anni, stremato dalla fatica e dalla febbre, il 3 novembre 1584 Carlo Borromeo morì, lasciando ai milanesi un grandissimo ricordo, assieme a quello di un altro grande vescovo, Sant’Ambrogio, con lui dal 1610, dopo la sua canonizzazione, patrono della Lombardia.

Sul Lago Maggiore ad Arona c’è in suo onore il Colosso di San Carlo Borromeo di Arona, conosciuto come il San Carlone che, con i suoi 35 metri di altezza, è uno dei simboli della sponda piemontese, in un’opera di grande valore storico e culturale.

Conclusa nel 1698, la statua fu voluta dal cugino del santo Federico Borromeo, divenuto il suo successore come Arcivescovo di Milano che volle che ad Arona, città natale di San Carlo, sorgesse un Sacro Monte in una posizione chiava sul Lago Maggiore, dove fosse eretta una statua in grado di celebrarne l’eccezionale grandezza.

San Carlo è rappresentato in piedi, mentre stringe con la mano sinistra un libro e la destra è intenta nella benedizione.

Questo lavoro fu l’opera di architetti e scultori della zona che realizzarono il colosso in lastre di rame battute a martello unite tra loro da chiodi e tiranti in ferro, mentre l’ossatura è composta da blocchi di pietra di Angera che s’innalzano fino alle spalle del Santo.

Tale tecnica costruttiva servì d’ispirazione per gli ingegneri della Statua della Libertà, simbolo della metropoli di New York.

La figura del Santo, alta 23,40 m, poggia su un piedistallo in granito di 11,70 m, raggiungendo così nel complesso i 35,10 m di altezza e fu per circa due secoli la statua più alta del mondo ma ancora oggi rimane, tra le statue visitabili all’interno, seconda per altezza solo alla Statua della Libertà.

Attualmente la statua sorge poco fuori dal centro di Arona, in un piccolo parco, dove sono esposti dei pannelli illustrativi che raccontano la storia del Santo e, all’ombra di alberi secolari, si trovano delle aree attrezzate per il picnic.

Vicino al Lago Maggiore si trova la Chiesa di San Carlo realizzata nel 1614, dove c’è una cappella dedicata alla nascita del Santo, avvenuta nelle stanze della Rocca di Arona, dove viveva la famiglia Borromeo.