Piet Mondrian Mulino nel crepuscolo 1907 08 ca. © Kunstmuseum Den Haag LAja

Il Mudec di Milano ospita, dal 24 novembre al 27 marzo 2022, la mostra Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione, che porta per la prima volta nel capoluogo lombardo un progetto espositivo dedicato all’artista olandese e al processo evolutivo artistico che lo condusse dalla figurazione all’astrazione, dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l’ha reso inconfondibile e universalmente celebre.

La mostra, prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano- Cultura, è stata realizzata con la collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, detentore della più importante collezione di opere di Mondrian al mondo, che ha prestato sessanta opere tra quelle di Mondrian, degli artisti della Scuola dell’Aja e dei designer De Stijl.

Ci sono anche due opere di Mondrian provenienti dal Museo del Novecento di Milano, come esempio delle poche opere dell’artista presenti in collezioni italiane,  e un quadro neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado.

Con il concept del direttore del Kunstmusem Benno Tempel e con la curatela di Daniel Koep, Head of Exhibitions, e di Doede Hardeman, Head of Collections, il percorso si snoda attraverso sezioni tematiche per una chiave di lettura immediata dell’evoluzione stilistica dell’artista, utile alla comprensione delle stesse opere interamente astratte del suo ultimo periodo.

I dipinti di Piet Mondrian (1872-1944), per i quali il pittore olandese è celebre quale indiscusso pioniere dell’arte astratta furono il frutto di una lunga ricerca di equilibrio e di perfezione formale, di una progressiva evoluzione che ha il suo punto di partenza nel naturalismo e nell’impressionismo e che passò attraverso il post- impressionismo, i fauves, il simbolismo e il cubismo.

In tale contesto, una parte centrale, anche se meno nota, della sua produzione è la pittura di paesaggio: immagini che raffigurano in particolare aspetti caratteristici della natia Olanda. Prevalenti in tutta la prima fase della sua carriera di artista, i paesaggi vengono poi affrontati da Mondrian con una varietà di stili e di tecniche che attestano non solo l’influenza di vari movimenti artistici, ma anche la sua ricerca di un’espressione personale del suo modo di artista.

Il filo conduttore su cui si esplica il confronto tra le opere del primo periodo figurativo a quelle del periodo astratto è quello del paesaggio, tra i confronti tra le sue opere e quelle dei pittori della Scuola dell’Aja, un gruppo di artisti operanti nella città olandese tra il 1860 e il 1890, ampiamente influenzati dal realismo della scuola di Barbizon, dove Mondrian aveva cominciato a dipingere.

Una sezione della mostra è dedicata a De Stijl (Lo Stile), movimento sorto nei Paesi Bassi nel 1917 su iniziativa di Mondrian e di Theo van Doesburg e attivo fino agli anni Trenta, che coinvolse arte, architettura e design, con opere, tra gli altri, di Gerrit Thomas Rietveld.