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Con il film del Manetti Bros nei cinema, andiamo alla scoperta della città del Re del Terrore,,,

Nel 1963, dopo i primissimi episodi, in cui le imprese di Diabolik si svolgevano in luoghi reali, come India, Marsiglia e Sud Africa, le sorelle Giussani trasferirono il loro personaggio nell’immaginaria Clerville.

Pur trattandosi di una collocazione geografica di fantasia è facile riconoscere nella città del Re del Terrore diverse località, come Parigi, Londra, ma anche Milano o Genova, selezionate a seconda delle necessità della storia.

Inoltre Clerville, oltre ad essere il nome della città omonima dello Stato, situata all’interno del paese, è anche quello della nazione.

La città è il luogo in cui si svolge la maggior parte delle imprese di Diabolik, che ha tutte le caratteristiche della metropoli, come una periferia con quartieri residenziali e industriali, ma anche strade dominate dalla malavita.

Clerville sembra abitata per lo più da persone ricche o ricchissime, ma ci vivono anche persone normali, come tranquilli bancari e comuni segretarie.

Oggi è una città moderna dotata di tutte le infrastrutture necessarie a partire dal moderno aeroporto internazionale, la stazione, l’ospedale, la metropolitana, parchi pubblici, oltre ai tanti musei e lussuosi hotel.

Nel centro, poi, abbondano eleganti strade dove si trovano bei negozi e fornitissime gioiellerie dalle quali Diabolik è inevitabilmente affascinato, come anche Eva Kant.

Clerville è dotata di un’importante rete viaria con un’autostrada e tantissime strade statali e provinciali, dove spesso hanno luogo gli inseguimenti di Ginko ai due criminali.

Naturalmente non possono mancare né il tribunale né il carcere, attrezzato con la ghigliottina, oltre alla rete fognaria di cui spesso Diabolik si serve per fare un colpo o per fuggire.

Altre città compaiono di volta in volta sulla carta geografica dello Stato di Clerville per esigenze di sceneggiatura, a seconda che l’azione debba svolgersi sulla costa, su un lago o ancora su montagne attraversate da strade tortuose, mentre le vie percorse da Diabolik hanno sempre e comunque nomi di una banalità sconcertante: Viale dei Platani, il lunghissimo viale in cui si trovano per lo meno una decina di rifugi di Diabolik, oltre a banche e gioiellerie , Via dei Pioppi, Via dei Tigli, Via dei Gelsomini e altre ancora.