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Nel 2022 festeggia settant’anni il Pongo, la plastilina nata nel 1952 ed entrata nella Fabbrica Italiana Lapis e Affini nel 1994, mentre è di dieci anni più giovane il Das, la pasta sintetica a base minerale, creata dal poeta e inventore comasco Dario Sala nel 1962 e venduta all’Adica Pongo, con la completa rinuncia, da parte dell’ideatore, di una percentuale sulle vendite.

La storia del Pongo cominciò nello stabilimento Sidol vicino a Firenze, che doveva produrre cera per scarpe, ma il chimico che aveva predisposto l’impasto fece uno sbaglio nel dosaggio dei vari elementi e l’azienda si trovò una grande quantità di una cera di colore neutro inadatta alla lucidatura delle scarpe della quale non si sapeva cosa fare.

Ci si accorse però che il nuovo materiale aveva delle notevoli qualità, sentiva il calore della mano molto rapidamente e proprio questo calore lo rendeva malleabile, non sporcava, non ungeva e non macchiava.

Da qui l’idea rivoluzionaria di usare questa pasta per il gioco dei bambini, bastò aggiungere del colore e la pasta diventò perfetta per essere modellata in modo semplice, anche perché non era necessario cuocerla per stabilizzarla. Insomma, una novità assoluta.

Das venne inizialmente prodotto solo in colore grigio, successivamente furono aggiunte una versione bianca e una color terracotta, sempre accompagnato da moltissimi accessori e strumenti per la sua lavorazione, colori e vernici.

L’attività dell’Adica si estese anche alla progettazione e al lancio di giocattoli da cartoleria, come i veriplani, degli aeroplani a filo, il tenniset del 1979, il paroliamo, gioco in scatola mutuato dalle regole dell’omonima trasmissione su Rai 2 del 1983, il crack, quadri animati.

Alcuni giochi erano degli ibridi fra gioco da tavola e Das, in un tentativo dell`azienda di fronteggiare le crisi di vendite senza allinearsi alla concorrenza, come il Gioco del Calcio – Forza Azzurri, in parte elettrico e in parte costituito da giocatori da costruire in Das, oppure alla Dama Click magnetica.

L’Adica Pongo entrò in declino irreversibile alla metà degli anni Ottanta, quando il gusto dei bambini si orientò definitivamente verso giocattoli legati ai cartoni animati giapponesi e verso i primi giochi elettronici.

Uno degli ultimi tentativi dell’Adica fu concentrarsi sui giochi da tavola e sulla distribuzione dei giochi elettronici per i più grandi, mantenendo almeno parte del proprio interesse primario per i più piccoli.

 Furono ideati prodotti in linea con le nuove tendenze; con le scatole Play Das ed era possibile riprodurre anche alcuni personaggi dei cartoni animati, per esempio i Puffi o il gatto Isidoro, oltre al Presepe, lo Zoo, la Fattoria, il Villaggio.

A metà anni ottanta l’azienda diede il via al Didò, inoltre distribuì gli articoli di modellismo Revell e le cartucce da gioco dell’Activision per Atari 2600 e nel 1989 dovette cedere una propria quota a Mondadori, aprendo peraltro un periodo di ristrutturazione aziendale.

Dopo qualche tempo la ditta cessò la su attività e, nel 1993 Pongo, Didò e Das furono completamente rilevati e distribuiti dalla Mondadori sotto il marchio Auguri Mondadori e in seguito furono gestiti dalla Fila.