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Fino al 17 aprile, Palazzo Blu di Pisa presenta la mostra Keith Haring, omaggio all’artista statunitense riconosciuto tra i padri della street-art. 

Haring soggiornò a Pisa nel 1989 allo scopo di dipingere su una parete del convento di Sant’Antonio, il murale Tuttomondo, nato dal casuale incontro tra l’artista e il  giovane studente Piergiorgio Castellani, avvenuto a New York nel 1987.

Castellani propose ad Haring di realizzare qualcosa di grande in Italia e così prese forma il Keith Haring Italian Project.

La mostra pisana, a cura di Kaoru Yanase, Chief Curator della Nakamura Keith Haring Collection, vede 170 opere provenienti dalla Nakamura Keith Haring Collection, la collezione personale di Nakamura, che si trova nel museo dedicato all’artista, in Giappone, dai primi lavori dell’artista fino agli ultimi realizzati.

E’ possibile ammirare molte serie complete quali Apocalypse (1988), Flowers, (1990) e svariati altri disegni, sculture, oltre a grandi opere su tela come Untitled (1985).

L’allestimento è stato curato dagli architetti di Panstudio ed è diviso in nove sezioni che danno conto delle tecniche espressive indagate da Haring, come pittura, disegno, scultura, video, murales, arte pubblica e commerciale, iniziando dai disegni in metropolitana, Subway Drawings, 1981-1983, tra i suoi lavori più noti e acclamati, fino al portfolio delle diciassette serigrafie dal titolo The Bluprint Drawings, la sua ultima serie su carta che riproduce le prime narrazioni visive nate nel 1981, pubblicata nel 1990, un mese prima della sua morte.

Keith Haring ha vissuto la New York degli anni Ottanta, quando l’economia americana era in crisi e la città era preda di violenza, droga, discriminazione e povertà, per sensibilizzare il pubblico su temi quali l’energia nucleare, gli aspetti negativi dell’era tecnologica, la salvaguardia dell’ambiente, il razzismo dilagante, l’uso delle droghe e la prevenzione contro l’Aids.

Haring con l’idea del bambino individuò il mezzo più efficace per assicurarsi l’immortalità, come con il bambino radiante, un neonato che sprigiona raggi di potere ricevuto dall’universo, possiede un’energia infinita e gattona incessantemente, senza fermarsi mai, verso ogni dove, sfidando ogni pericolo.

Orari: dal lunedì al venerdì 10-19; sabato, domenica e festivi 10-20 (fino alle 22 dal 12 al 14 novembre)
Biglietti: intero 12 euro, ridotto 10, studenti universitari 5 euro, dai 6 ai 17 anni 6 euro, gratis fino ai 5 anni