festival del gusto

Tutto è pronto per la prima edizione del Festival Internazionale del Gusto che si terrà a Biassono in Largo Pontida, nel cuore della Brianza, da venerdì 8 a domenica 10 aprile.

L’evento, organizzato da Tipico Eventi con il patrocinio del Comune di Biassono, sarà un viaggio gastronomico, attraverso specialità e prodotti nazionali e internazionali di grande qualità all’insegna della convivialità e della scoperta della cultura culinaria italiana e non solo, accompagnati da una selezione delle più buone birre artigianali.

Saranno presenti anche banchi di prodotti enogastronomici, insieme a hobbisti e artigiani e andrà in scena anche un grande Spettacolo di Fontane Danzanti.

Le più antiche testimonianze di Biassono, emerse grazie agli scavi avvenuti dal 1890 fino ai giorni nostri, sono riferite al X secolo a. C e il ritrovamento di necropoli, reperti celtici, cisterne e condutture idrauliche testimoniano l’antichità del piccolo borgo.

Situata in posizione strategica, tra il fiume Lambro e la via Mediolanum-Bellasium realizzata da Gaio Giulio Cesare nel I secolo a.C., Biassono ha il suo nome dall’antica Blasonium, ma potrebbe derivare da Blassius, nome di una famiglia della gens Cornelia.

Nominata come vicus nell’Alto Medioevo nel testamento di Ansperto Confalonieri, Arcivescovo di Milano dall’868 all’881, Biassono ebbe successivamente l’attributo di burgus.

Sebbene il momento del passaggio da vicus a burgus non sia testimoniato, pare che fu conseguenza della necessità di proteggere l’insediamento o di farne caposaldo territoriale.

Il termine burgus non aveva in Lombardia un attributo onorifico, come invece avveniva in alcune altre parti d’Europa, ma indicava la presenza di un fossato difensivo intorno all’abitato e forse di un terrapieno o di uno steccato.

Dalla metà del XVI secolo la famiglia Verri si impose nel territorio di Biassono acquisendo numerosi terreni e possedimenti e costruendo Villa Verri, oggi sede del Municipio.

Uno dei Verri di grande importanza per Biassono fu il Conte Gabriele, che diede vita al primo mercato biassonese e da lui discendono tre figure centrali della cultura in quel periodo, Pietro, noto per aver fondato la prima rivista milanese il Caffè, Alessandro, letterato e filosofo e Carlo, agronomo che importò in Brianza nuove tecniche agricole.

I vari successori dei Verri si passarono l’eredità fino al 1900, quando l’ultima discendente nobildonna Sofia Sormani-Verri mise in vendita le strutture della villa e i relativi rustici.

Del patrimonio di Biassono si segnalano la chiesa parrocchiale di San Martino, frutto della ristrutturazione nel XVI secolo di un edificio più antico, il santuario della Madonna della Brughiera, la settecentesca villa Segramora, il palazzo Bossi, i resti della villa Crevelli e, in località San Giorgio, una chiesa edificata nel Settecento.