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Valeggio Veste il Vintage, uno degli eventi più noti del Veneto, torna l’otto maggio con la mostra-mercato open air di moda, accessori d’epoca, design e modernariato più conosciuta della provincia di Verona.

Organizzata dal 2009 nel centro storico di Valeggio sul Mincio, con due appuntamenti annuali,  a maggio ed ottobre, Valeggio Veste il Vintage vede oltre 50 tra gli espositori più affermati del panorama vintage nazionale tra le vie e le piazze del paese, ricche di storia e di fascino, a due passi da Borghetto, uno dei Borghi più Belli d’Italia.

Valeggio Veste il Vintage è un viaggio nel tempo, per scoprire la raffinata sartorialità dei modelli anni Cinquanta, i bijoux americani, tra design e modernariato, ma anche pezzi unici, alla scoperta di un’epoca ormai passata, ma mai come oggi di moda.

La ricerca di stile che ispira la manifestazione riguarda anche il gusto, tra tortellini, i  vini delle colline moreniche, proposti da pastifici artigiani, ristoranti e cantine locali, che sono l’accompagnamento ideale per un aperitivo o un break tra amici, sulle note di sonorità retrò.

In questo modo Valeggio Veste il Vintage non è solo una manifestazione, ma un vero e proprio evento, imperdibile per appassionati e collezionisti, ed è una fonte di documentazione per stilisti, redazioni di moda ed archivi del costume.

Nel paesaggio delle colline moreniche, a cavallo tra Lombardia e Veneto, si trova Valeggio sul Mincio, paese che per lingua, tradizioni e memorie appartiene alla cultura lombardo-veneta.

Fondata, insieme alla frazione di Borghetto,  nei pressi di un antico guado, Valeggio è da sempre un punto d’incontro tra la terra e il fiume Mincio da trentacinque secoli fa,  quando le prime comunità si insediarono sugli isoloni che spartivano le acque del Mincio.

In quell’età, denominata del Bronzo (3.500 a.C. – 1.200 a.C.), un grande villaggio si trovava a sud di Borghetto.

Nel 1955, i lavori di canalizzazione del Mincio portarono alla luce a sud di Borghetto, l’Isolone della Prevaldesca o delle Palafitte e tombe dell’Età del Ferro (II – I millennio a.C.) dove furono recuperati sedicimila reperti, prima che le ruspe facessero scomparire quella zona.

Fra il VI ed il V secolo a.C., tribù celtiche provenienti dalle regioni della Francia, note come i Galli Cisalpini, invasero la Pianura Padana e si insediarono nella valle del Mincio dove, molti secoli dopo, venne edificata Borghetto.

La latinizzazione delle genti padane è attestata dalle sepolture romane, rinvenute nell’odierno centro di Valeggio, ricche di iscrizioni latine e da monumenti marmorei.

All’epoca romana appartengono i raccordi stradali che collegavano il guado sul Mincio con le Vie Consolari Postumia, Gallica e Claudia Augusta.

Dal V al VI secolo d.C., la valle visse le stagioni delle invasioni barbariche, quando i Longobardi, edificarono un primo nucleo abitato sulle rive del fiume e iniziò a coltivarne le fertili colline.

Tra la fine del I millennio e l’inizio del successivo, il territorio valeggiano venne annesso alla corona imperiale germanica.

Col tempo la Valle del Mincio divenne la testimone di molti eventi bellici, fra cui le tre guerre risorgimentali, che in questi luoghi hanno decretato le sorti dell’Italia del primo Ottocento.