fiammasito carabinieri 1

Inconfondibili grazie alle loro divise, i carabinieri sono uno dei simboli dell’Italia di ieri e oggi…

L’Arma dei Carabinieri venne fondata il 13 luglio 1814, quando Vittorio Emanuele I, con la promulgazione delle Regie Patenti, istituì a Torino il Corpo dei Carabinieri Reali.

Il corpo rappresentava una novità assoluta, infatti era un’istituzione con la duplice funzione di difesa dello Stato e di tutela della sicurezza pubblica, oltre ad essere un’ organismo di polizia con speciali doveri e prerogative.

E il corpo di soldati d’élite, armati di carabina e per questo chiamati carabinieri, divenne il primo corpo dell’Armata Sarda, come si chiamava l’esercito piemontese, ed aveva la peculiarità, a differenza degli altri gruppi dell’esercito, di essere diffuso su tutto il territorio, non solo nelle città ma anche nei villaggi, a contatto con la popolazione.

Fin dalle origini, quindi, la natura di forza di polizia a status militare e la vocazione alla vicinanza alle comunità  hanno caratterizzato i carabinieri nelle loro attività al servizio dei cittadini, in Italia ed all’estero.

I carabinieri avevano inizialmente un’uniforme turchina, guarnita di alamari d’argento, ed indossavano un cappello a due punte, chiamato popolarmente lucerna, con un pennacchio, dal 1833) blu e rosso, una combinazione di colori ancor oggi ricorrenti nella simbologia dell’Arma, non solo nelle uniformi, ma anche nello stemma araldico e nelle livree delle moto e delle auto di servizio.

Infatti il blu è la nobiltà dell’Istituzione, il valore militare, la fedeltà, la giustizia, l’amor di patria, mentre il rosso l’audacia, il coraggio, il sacrificio e questa uniforme, nelle sue linee generali, è tuttora in uso e viene indossata per cerimonie di particolare solennità.

Dal Piemonte, dove è nata nel 1814, fino  al Lazio, dove arrivò nel 1870, ultima fra le regioni italiane, l’Arma accompagna, con la sua presenza, generazioni di italiani, vivendo tutti gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del Regno Sabaudo e, successivamente, del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana: dagli albori del Risorgimento alle Guerre d’Indipendenza, dalle Campagne per l’Unità alla lotta al brigantaggio, dalla Grande Guerra a quella di Liberazione, dal contrasto della mafia alla lotta al terrorismo negli anni di piombo, fino agli impegni internazionali per la pace e la sicurezza.

Questo percorso di due secoli ha fatto nascere un grande legame fra i comandi dell’Arma ed il territorio, mantenuto saldo  dallo svolgimento di funzioni di rassicurazione sociale e difesa dei cittadini, che per questo considerano i Carabinieri un patrimonio delle comunità in cui operano.

La fedeltà è sempre stata una caratteristica dell’Arma, infatti il  suo motto araldico è Nei Secoli Fedele, ideato come contrassegno antonomastico dal Capitano Cenisio Fusi per la medaglia commemorativa del primo centenario dell’Istituzione e la sua marcia d’ordinanza è La Fedelissima, composta nel 1929 dal Maestro Luigi Cirenei.

E alla fedeltà è ispirata la scelta del papa Pio XII, nel 1949, di affidare l’Arma dei Carabinieri alla celeste Patrona, Maria Virgo Fidelis, fissandone la ricorrenza al 21 novembre.

L’anniversario di fondazione dell’Arma, invece, è festeggiato il 5 giugno, che è la data di concessione, nel 1920, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera.