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Presso l’ex chiesa anglicana di Bordighera, sulla riviera ligure, torna dopo ventitré anni, dal 7 al 28 agosto, il Salone Internazionale dell’Umorismo, manifestazione che lungo cinquantadue anni fu un punto di riferimento per il mondo che ruota attorno all’umorismo.

Saranno oltre 250 i disegnatori professionisti, provenienti da trentotto Paesi, tra cui Russia e Ucraina, che si cimenteranno sul tema di quest’anno, che è Il mondo dell’automobile: oggi e nel futuro.

Tra gli eventi ci saranno una retrospettiva dei disegni e dei libri più significativi che negli anni hanno vinto la Palma d’Oro del Salone e, su concessione della famiglia e in collaborazione con la città di Antibes, verrà esposta una selezione di opere di Raymond Peynet, il papà dei fidanzatini (Les amoureux), primo vincitore della Palma d’Oro.

La mostra includerà anche le copertine del mensile umoristico online Buduar e il 26 agosto, in collaborazione con il Bordighera Book Festival, sarà presentato il saggio Palme, Datteri e Risate di Paola Biribanti, una storia del Salone raccontata attraverso ricordi, aneddoti e interviste ai personaggi che lo hanno animato negli anni.

Si tratta di un evento che rende omaggio al passato e che guarda al futuro, e riparte con lo stesso entusiasmo che gli umoristi hanno sempre dimostrato nei confronti di Bordighera e l’alto numero di adesioni è un  segno che la fama del Salone è rimasta intatta.

La manifestazione, organizzate dall’associazione Salone Internazionale Umorismo, ha ricevuto il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Bordighera.

Il Salone nacque  nel 1947, nell’immediato dopoguerra quando le località turistiche erano  alla ricerca di una vocazione.

Cesare Perfetto, romano arrivato da poco a Bordighera insieme ai soci del Circolo della Stampa organizzò, con pochi mezzi, una serata di gala dedicata all’umorismo.

Visto il successo, gli organizzatori decisero di ripetere l’iniziativa e, nel 1952, fu  assegnato il primo riconoscimento,  la Palma d’Oro per il disegno umoristico  attribuita a disegnatori professionisti che collaborano con diverse riviste internazionali.

In seguito ci fu una nuova sezione, aperta a tutti, che prese il nome di Tema Fisso, per un concorso che si basa su un soggetto specifico stabilito ogni anno con il premio, il Dattero d’Oro, che divenne altrettanto popolare.

Tra i disegnatori dell’evento ci sono stati Peynet, Quino, Mordillo, Jacovitti, Cavandoli, Katzman, Born, Fiddy, Origone, Altan e tra gli scrittori Umberto Eco, Luciano De Crescenzo e Giovannino Guareschi, che fu il primo vincitore, oltre a Giorgio Forattini, Paolo Villaggio, Giulio Andreotti e il Principe Carlo d’Inghilterra.

Per il mondo della musica e dello spettacolo arrivarono Renzo Arbore, Francesco Guccini, Paolo Conte, Sandra Mondaini, Gino Bramieri e quattro Premi Oscar, Sophia Loren, Federico Fellini, Roberto Benigni e Ennio Morricone, oltre a un Premio Nobel, Dario Fo.