02 Teatro Carignano Sala©Bruna Biamino scaled

Il cartellone della Stagione 2022/23 del Teatro Stabile di Torino, noto anche come Teatro Nazionale, va dal repertorio più classico affidato a registi e interpreti affermati che incontrano un ampia partecipazione del pubblico, alla drammaturgia contemporanea con un gran numero di autori italiani ed europei. 

Al centro della nuova stagione è il progetto produttivo che avrà come fulcro l’attività creativa del direttore artistico Valerio Binasco a cui si affiancheranno quelle di Filippo Dini, regista dello Stabile, e quelle dei registi associati Kriszta Székely e Leonordo Lidi, oltre all’artista poliedrico Alessandro Serra e l’autore e regista Gabriele Vacis.

Saranno 66 i titoli programmati in sede e in tournée, di cui 20 produzioni, 30 spettacoli ospiti e 17 allestimenti per Torinodanza.

Ad esempio Valerio Binasco presenterà in prima assoluta Dulan la sposa, lavoro inedito di Melania Mazzucco e tornerà a Pirandello con Sei personaggi in cerca d’autore e Filippo Dini affronterà Il crogiuolo, tra i testi meno rappresentati di Arthur Miller e Agosto a Osage County di Tracy Letts, vincitore del Premio Pulitzer per il dramma.

Leonardo Lidi curerà la regia de Il Gabbiano di Anton Čechov e di Come nei giorni migliori di Diego Pleuteri,  promessa della drammaturgia italiana e sempre di Lidi verrà ospitato La signorina Giulia, capolavoro di August Strindberg.

La regista ungherese Kriszta Székely, dopo il successo di Zio Vanja, proporrà Riccardo III di William Shakespeare che vedrà protagonista Paolo Pierobon e porterà in scena a Torino il suo ultimo lavoro, Hedda Gabler di Henrik Ibsen, mentre  Alessandro Serra, dopo aver presentato La tempesta di Shakespeare a Klaipeda (Lituania),al Festival  d’Avignon(Francia) e al Gdansk Shakespeare Theater Festival a Danzica (Polonia), presenterà il suo spettacolo per l’infanzia,  Il Principe Mezzanotte.

A Torino Gabriele Vacis metterà in scena una  riscrittura dell’Antigone di Sofocle dal titolo Antigone e i suoi fratelli, con protagonisti giovani attori formatisi alla Scuola dello Stabile.

Un ampio ventaglio di proposte è quello delle coproduzioni, dove graditi ritorni saranno  quelli di Roberto Andò con Ferito a morte di Raffaele La Capria; di Valter Malosti che dirigerà Lazarus del britannico Enda Walsh con le musiche di David Bowie; di Davide Livermore con Maria Stuarda di Friedrich Schiller; di Matthias Martelli diretto da Emiliano Bronzino in Dante fra le fiamme e le stelle.

L’attenzione alle realtà del territorio sarà strategica per il Teatro Stabile e nel cartellone sono  programmati Non è più tempo di uccidere da Beppe Fenoglio con la regia di Giulio Graglia; Fine pena ora di Elvio Fassone diretto da Simone Schinocca, Otello di William Shakespeare diretto e interpretato da Jurji Ferrini e Paola Rota metterà in scena Come tutte le ragazze libere della drammaturga bosniaca Tanja Šljivar.