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E’arrivato tra le stelle, a 93 anni, Piero Angela, lo scienziato e divulgatore raffinato, amato da grandi e piccoli per la leggendaria trasmissione Quark, trasmessa dagli anni Ottanta in prima serata su Rai,diventata uno dei classici della televisione moderna.

Figlio del medico e antifascista Carlo Angela, Piero nacque a Torino il 22 dicembre 1928 e fece il suo debutto nella Rai degli anni Cinquanta nel ruolo di  cronista e collaboratore del Giornale Radio.

Dal 1955 al 1968 fu corrispondente del Telegiornale, prima a Parigi e poi a Bruxelles, mentre con il giornalista Andrea Barbato presentò la prima edizione del TeleGiornale delle 13.30 e nel 1976 divenne il primo conduttore del TG2.

Sulla scia dei documentari del regista Roberto Rossellini, alla fine del 1968 girò una serie  dal titolo Il futuro nello spazio, dedicati al progetto “Apollo” che avrebbe portato i primi astronauti sulla Luna, cui seguirono alcune trasmissioni d’ informazione, come Destinazione Uomo, Da zero a tre anni, Dove va il mondo?, Nel buio degli anni luce, Indagine sulla parapsicologia e Nel cosmo alla ricerca della vita.

A partire dal 1971 Piero lavorò a decine di programmi educativi utilizzando un linguaggio curato, sempre attento e  in evoluzione.

Nel 1981 ebbe l’idea della rubrica  Quark, prima trasmissione televisiva di divulgazione scientifica rivolta al pubblico della tv, dove i documentari della BBC e di David Attenborough, i cartoni animati di Bruno Bozzetto furono mezzi efficaci per spiegare i concetti più difficili.

Il programma ha avuto vari spinoff,  Quark speciale, Il mondo di Quark, Quark Economia e Quark Europa.

Nel 1983 realizzò nove film-dossier che affrontarono argomenti scientifici e ideò le Pillole di Quark, 200 brevi spot di 30 secondi ognuno, che passarono per 5000 volte nei programmi durante la programmazione di Raiuno.

Creò poi la serie Quark italiani, con una cinquantina di documentari su argomenti quali natura, ambiente, esplorazione, animali, spesso realizzati assieme al figlio Alberto in Africa.

Piero Angela nel 1984 propose sei  programmi in diretta col pubblico, in prima serata, trasmessi dal Foro Italico in Roma; qui riunì tutti insieme sul palcoscenico, scienziati e personaggi dello spettacolo.

Negli 1986 e 1987 portò la scienza nel Palazzetto dello Sport di Torino, davanti a un pubblico di 8.000 spettatori, oltre a due grandi programmi in prima serata affrontando i problemi del clima, l’atmosfera e gli oceani.

Realizzò poi La Macchina meravigliosa, Il pianeta dei dinosauri e Viaggio nel cosmo, girate anche in lingua inglese: trasmissioni poi esportate in oltre 40 paesi, dall’Europa all’America, fino ai paesi arabi e alla Cina.

Dal 1995 fu l’autore e conduttore di “Superquark e il 4 giugno 1999 festeggiò il traguardo delle 2.000 puntate di Quark.

Nel 2001 creò Ulisse, un altro fortunato programma di divulgazione condotto dal  figlio Alberto

Per la sua attività Piero ha ricevuto diversi riconoscimenti in Italia e all’estero, tra i quali il prestigioso premio internazionale Kalinga dell’Unesco per la divulgazione scientifica, oltre a diverse lauree honoris causa.

Buon viaggio nel cosmo caro Piero…