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Sarà un passo indietro nel tempo per ammirare vetture cariche di fascino che rappresentano un passato a cavallo tra le due Guerre mondiali fino ai primi anni Settanta quello di Garda classic car show, a Bardolino sabato 10 e domenica 11 settembre.

La manifestazione,  organizzata da Benaco Auto Classiche , porta sul Lago di Garda centinaia di autovetture d’epoca che vanno dagli anni Venti  agli anni Settanta, al seguito dei loro equipaggi che rispecchieranno nell’abbigliamento l’annata rappresentata per un concorso di eleganza per auto storiche suddivise in cinque categorie, Vintage, L’Alba dell’aerodinamica, Supercar, Gran turismo di mezza età e Piccole ma eleganti a contendersi il premio auto immatricolate tra il 1925 e il 1976.

Si parte sabato mattina con l’esposizione delle preziose vetture nel Parco Carrara Bottagisio, mentre al pomeriggio, dopo le verifiche dei commissari dell’Automotoclub Storico Italiano, il pubblico potrà votare l’automobile preferita oltre ad ammirare in un’unica location il meglio della produzione motoristica mondiale, accanto a vere e proprie icone che hanno segnato epoche e generazioni.

L’origine di Bardolino è assai remota e risale certamente alla civiltà palafitticola Italica, dato che le tracce di un villaggio sono presenti a Cisano e in altri comuni a sud di Bardolino).
Il nome deriva dal longobardo “bardus” cioè “longobardo”, cui si aggiunge il suffisso olus per Bardolus e anche il secondo suffisso di pertinenza, inus, diventando cosi il “Piccolo luogo dei longobardi”.

Numerosi sono i reperti che attestano l’epoca romana, come monete, cippi, lapidi, sculture, alcuni visibili in molte parti del territorio comunale; nonché reperti cimiteriali e molti toponimi locali testimoniano la civilizzazione latina.

Successivamente Bardolino seguì le vicende delle varie invasioni e dominazioni Longobarde, Gote, Visigote, Franche, dove fa risalire la prima apparizione ufficiale del nome di Bardolino, dato che durante la visita al Lago di Garda di re Pipino, spintosi fino a Malcesine, questi avrebbe concesso al Monastero di S. Zeno in Verona la chiesa di San Zenone di Bardolino, con tutte le sue pertinenze.

Tra l’829 e l’856 fu combattuta una battaglia tra gli abitanti del Benaco ed i Veronesi, con il territorio rivierasco del Garda in quel periodo fu un’unica unità amministrativa, con il castello di Bardolino che fu edificato verso la fine del IX secolo, quando il re Berengario autorizzo gli abitanti del Lago a costruire dei fortilizi dì protezione.

Successivamente il Castello fu rifatto ed ingrandito fino all’epoca degli Scaligeri, quando assunse l’aspetto attuale.

Successivamente Bardolino seguì le sorti delle signoria degli Scaligeri, subì il dominio Visconteo e dal 1405 al 1797 quello della Serenissima Repubblica di Venezia, quando fu il centro della dura lotta tra i Visconti e Venezia, per le battaglie navali nel Garda.

Nel 1526 fu saccheggiata dai Lanzichenecchi che catturarono anche numerosi cittadini a scopo di riscatto, poi conobbe un lungo periodo di pace, nel 1798 passò sotto I’ Austria con tutto il territorio della Repubblica Veneta; poi fu parte del Regno d’ltalia Napoleonico e del Regno Lombardo-Veneto, dove divenne il capoluogo di uno dei 13 distretti della provincia di Verona, comprendendo nella proprie circoscrizione tutti i Comuni della riva veronese del Garda, da Malcesine a Lazise, compreso Castelnuovo.

Nel 1848 Bardolino si ribellò alle truppe austriache e nel 1866 entrò a far parte del Regno d’Italia.