Calendario Carabinieri 2022 Pagina 01 2

Il calendario che racconta la storia dell’Arma dalla fine degli anni Venti del Novecento…

Pubblicato da La Fiamma Fedele, una rivista mensile illustrata di Firenze, il primo Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri venne pubblicato nel 1928, su iniziativa del generale Gino Poggesi dei nobili di Pisa.

Questo primo calendario era illustrato con silografie di alto pregio dell’artista Bruno Bramanti, raffiguranti le gesta di carabinieri decorati al valore.

Su ogni pagina, suddivisa in due parti, compariva il numero, il giorno, il mese, l’anno e il santo festeggiato, oltre alla descrizione di una decorazione concessa ad un carabiniere.

Tra un mese e l’altro una silografia in bianco e nero raffigurava la più rappresentativa delle decorazioni citate nel corso del mese trascorso.

Dal 1934 il Museo Storico dell’Arma curò la pubblicazione del Calendario Storico, che si interruppe nel 1943 per gli sviluppi drammatici della seconda guerra mondiale.

Le edizioni curate dal Museo Storico, dal 1934 al 1943, si fecero notare per il nuovo formato e per una veste grafica più curata e sontuosa ed è molto raro quello del 1939, perché nella copertina era  rappresentato il Duce in una delle sue classiche pose,  un particolare che nel dopoguerra ne decretò l’insuccesso e indusse chi lo possedeva ad eliminarlo dalla collezione.

Il Calendario riprese nel 1950 sotto l’egida del Comando Generale dell’Arma, che ancora oggi ne cura l’edizione e i calendari prodotti negli anni Cinquanta divenne leggermente più piccoli degli attuali ed erano avvolti in una busta di carta trasparente,.

Con gli anni Sessanta i calendari aumentarono leggermente di dimensioni, per 24×34 cm e sono molto nota le edizioni del 1960, foderato con una carta velina trasparente, 1962, 1963, 1964 e 1965, che si sviluppavamo orizzontalmente, con costina sul lato più corto.  e del 1966, con l’apertura dall’alto e una rilegatura a spirale.

Dagli anni Settanta, cordoncino, consistenza cartacea e formato del calendario, per 24×33 cm, rimasero inalterate, cambia solo il tema e lo stile grafico, legato di volta in volta alle evoluzioni che hanno coinvolto l’Arma nel tempo.

Infatti ogni anno sul Calendario Storico viene sviluppato un tema attinente la storia o l’attività dell’Istituzione.

L’interesse verso il Calendario è mutato con il passar degli anni, da  semplice ornamento un tempo e diventato qualcosa da appendere in casa e nell’ufficio, inoltre nell’ultimo decennio è cresciuto il fascino verso le edizioni dei primi anni, da tempo ormai fuori produzione,  che sono oggetto di scambi e compravendite tra privati e i mercanti dell’antiquariato.