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A 82 anni, circondato dall’affetto della sua famiglia, si è spento Pelé, leggenda mondiale del calcio, dopo una lotta con un tumore al colon per il quale era stato operato il 6 settembre 2021.

Pelé nelle ultime ore era stato ricoverato in ospedale, infatti non rispondeva più alla chemioterapia ed era stato sottoposto a cure palliative.

Edison Arantes do Nascimento, meglio conosciuto come Pelè, nacque il 23 ottobre 1940 a Tres Coracoes in Brasile, da João Ramos do Nascimento o Dondinho, un giocatore professionista, e Celeste.

Da piccolo, visse con la famiglia a Baurú, all’interno dello stato brasiliano di São Paulo, dove conobbe il mondo del calcio.

La storia di Pelè cominciò nel 1956 quando fu notato da Waldemar de Brito, che lo accompagnò a San Paolo del Brasile per un provino per il Santos, debuttò tra i professionisti il 7 settembre 1956 con un gol che lo lanciò nella storia dello sport mondiale.

L’anno successivo ci fu il suo debutto in nazionale, a solo sedici anni ed era il 7 luglio 1957 quando il selezionatore Sylvio Pirilo, lo convocò per la partita contro l’Argentina.

Il Brasile venne sconfitto per 2- 1, ma Pelè fu l’autore dell’unico gol della nazionale, in anni dove il Brasile era considerata solo la terza squadra del Sud America.

Nel 1958 Pelè partecipò al suo primo mondiale di calcio, che si tenne in Svezia, e tutti conobbero questo campione, che contribuì alla conquista della vittoria finale con 5-2 contro la Svezia, O Rey fu l’autore di due reti.

I giornali e i commentatori lo chiamarono La perla nera, mentre la sua velocità straordinaria e i suoi tiri infallibili lasciarono tutti sbalorditi.

Pelé e condusse per altre due volte il Brasile alla vittoria della Coppa del Mondo, nel 1962 contro la Cecoslovacchia e nel 1970 contro l’Italia, segnando 97 goal per il Brasile durante le competizioni internazionali e ben 1088 militando nella squadra del Santos, con cui vinse nove campionati.

Nel campionato del mondo in Cile nel 1962, nella seconda partita, contro la Cecoslovacchia, la Perla Nera s’infortunò e dovette abbandonare il torneo, poi vinto dai suoi compagni grazie all’abilità del leggendario Garrincha.

Anche i Campionati del mondo del 1966 in Inghilterra non terminarono brillantemente per O Rey, ma quello del Messico del 1970, che vide il Brasile ancora una volta in vetta alla classifica, a scapito dell’Italia, che fu sconfitta per 4-1, vide il suo contributo fondamentale.

Dopo diciotto anni trascorsi nel Santos, Pelé nel 1975 indossò la maglia dei New York Cosmos, che porto alla vittoria del prestigioso North American Soccer League nel 1977, oltre a contribuire alla popolarità del calcio negli Stati Uniti.

Diede l’addio al calcio il 1 ottobre 1977, di fronte a 75.646 tifosi allo Giants Stadium, giocando il primo tempo tra le fila del Cosmos e il secondo tempo tra le fila della sua squadra, il Santos.

Dopo il suo ritiro dall’attività agonistica, Pelé ha dato il suo contributo al mondo del pallone, collaborando a cinque film sulla sua storia e ha preso parte ad altri sei film, tra cui quello con Sylvester Stallone, Fuga per la Vittoria, oltre a scrivere le sue memorie.

Il 1 gennaio 1995 fu nominato ministro straordinario per lo Sport in Brasile, mettendo a disposizione del governo la sua professionalità e competenza per lo sviluppo del calcio, fino all’aprile 1998.