
La prima annualità dell’Assegno Unico sta per scadere il 28 febbraio prossimo, cosa fare in previsione della nuova annualità che partirà dal 01 marzo 2023?
1. Presentare la nuova DSU 2023. L’ISEE presentato nel 2022 è scaduto il 31/12 e pertanto devo rinnovarlo per consentire all’INPS di quantificare correttamente l’importo dell’Assegno Unico dovuto da marzo 2023 a febbraio 2024 (entro il 30/06 per godere della retroattività a partire da marzo)
2. Verificare le eventuali variazioni da comunicare. La domanda di Assegno Unico continua automaticamente senza necessità di essere ripresentata ma rimane l’obbligo di comunicare all’INPS eventuali variazioni che possono influire sul beneficio (tempestivamente rispetto al verificarsi della variazione)
Si riepilogano di seguito le principali variazioni da comunicare all’INPS tramite il tramite il Patronato Inca:
• Nascita di figli • Variazione o inserimento della condizione di disabilità dei figli • Variazione della dichiarazione di frequenza scolastica/attività lavorativa dei figli maggiorenni • Variazioni in merito all’eventuale separazione/coniugio dei genitori • Variazione nella ripartizione dell’assegno tra i genitori • Variazione della modalità di pagamento scelta • Variazione delle condizioni di spettanza delle maggiorazioniResta ferma la possibilità di presentare una nuova domanda di Assegno Unico al CAAF CGIL nei casi sotto elencati:
• Prima richiesta del beneficio • Domanda 2022 decaduta/revocata/rinunciata/respintaLe prenotazioni per il mod 730/2023 sono aperte
Prendere un appuntamento al Caaf CGIL è semplice e veloce
oppure chiama il numero verde 800 17 11 11