Il Mercatino Regionale Francese, con i suoi profumi, sapori e colori d’oltralpe tornerà nuovamente a Monza in piazza Trento e Trieste, dal 17 al 19 febbraio.
Saranno tante le prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte rigorosamente di qualità e tradizione francese, con ottanta formaggi, i quali potranno essere abbinati ad un’ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d’Oltralpe.
Per i più golosi ci saranno i biscotti bretoni, con venti varietà di ripieno, su un gran numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai macarons.
Da non perdere è anche lo stand delle spezie e, a completamento dell’offerta enogastronomica, non mancheranno baguettes e croissants nello spazio della Boulangerie oltre all’artigianato, con prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, tovaglie provenzali e tanto altro ancora.
La città di Monza lega il suo nome e le sue origini alla regina dei Longobardi Teodolinda, infatti una leggenda narra che alla donna, mentre riposava in prossimità del fiume Lambro, apparve in sogno una colomba che le avrebbe detto “Modo”, cioè “Qui” in latino medievale, e lei disse “Etiam “ cioè “Certo” e, dall’unione delle due parole nacque il toponimo Modoetia, l’antico nome di Monza.
Proprio nel punto in cui avvenne il sogno, Teodolinda fece erigere, verso il 595, un palazzo ed un cappella in onore di San Giovanni Battista, oggi l’attuale Duomo di Monza, che custodisce il tesoro di Teodolinda, come la Corona Ferrea.
Monza sotto il dominio della potente famiglia milanese dei Visconti vide la nascita del Duomo, la costruzione del castello per volere di Galeazzo I e della cinta muraria voluta da Azzone Visconti, che fede costruire le mura del borgo di Lecco e il ponte sul fiume Adda, oggi visibile come vallo delle mura.
Come parte del ducato di Milano, Monza visse il periodo della dominazione spagnola e tra i signori che abitano il borgo c’era la famiglia De Leyva, a cui apparteneva Virginia, la monaca di Monza dei Promessi Sposi del Manzoni.
Sotto gli Asburgo la città visse una rinascita culturale, urbanistica ed economica, con la costruzione della Villa Reale nel 1777, su progetto dell’architetto Giuseppe Piermarini, ideatore della Reggia di Caserta, che, con l’incoronazione di Napoleone nel 1805, divenne la residenza del figliastro dell’imperatore Eugenio di Beauharnais.
Dopo la caduta di Napoleone Monza ritornò agli Asburgo, che svilupparono le infrastrutture, realizzando la prima tratta ferrata del Nord Italia, la Milano-Monza poi, con l’annessione del Lombardo-Veneto allo Stato del Piemonte, Monza si incrociò con la storia dei Savoia.
Infatti Villa Reale divenne la residenza privilegiata da Umberto I, che proprio a Monza venne ucciso il 29 luglio 1900.