treviglio cooking show e laboratori per fare praline con mastri cioccolatieri 4a64891e bc03 11ed aae6 f575a9d540f6 1920 1080

Sarà un weekend in provincia di Brescia davvero dolce, grazie alle prima edizione di Choco Moments Treviglio, che è l’evento perfetto per gli amanti del cioccolato che vogliono passare una giornata divertente.

Dal 10 al 12 marzo, la piazza Garibaldi di Treviglio sarà un paradiso per i golosi, dove i migliori mastri cioccolatieri italiani saranno presenti con bancarelle e creazioni, pronti a soddisfare ogni desiderio, inoltre ci saranno laboratori per bambini, lezioni per adulti e show cooking per imparare a creare dolci prelibatezze di cioccolato a casa.

E sarà da non perdere il taglio della tavoletta da Guinness da 15 metri sabato alle 18, per uno spettacolo unico e divertente per tutta la famiglia.

Inoltre, la città di Treviglio offre anche numerose alternative per un weekend che dalla storia,  all’arte e alla cultura.

Secondo la tradizione storiografica gli abitanti delle tre ville romane Portoli, Pisgnano e Cusarola, ubicate nelle vicinanza del centro storico di Treviglio, si riunirono nel periodo delle incursioni barbariche e dal primo nucleo difensivo si è sviluppato, nei secoli X e XI, il borgo di Trevì.

Il primo nucleo difensivo, denominato castrum vetus, era nell’isolato centrale di Treviglio, tra piazza Manara, piazza Garibaldi e via Fratelli Galliari, era costituito da tre torri e da solide mura, aveva un solo accesso ed era circondato da un fossato.

Sotto la protezione del Monastero di San Simpliciano di Milano, la città fu riconosciuta con diploma imperiale da Enrico IV che, nel 1081, definì Treviglio grassum, cioè ricco o  prospero.

Nel XI secolo Treviglio era circondata da un nuovo sistema difensivo, costituito da un triplice fossato con avvallamenti  e lungo il perimetro sorgevano quattro porte di accesso con relative torri. Se il centro abitato vedeva  botteghe e laboratori artigianali c’erano anche diversi edifici religiosi, tra cui la Basilica di San Martino ed il Monastero di Sant’Agostino, un luogo preposto a mercato e il Palazzo della Comunità nel castrum vetus.

Nel 1224 Treviglio divenne un libero comune, condizione che mantiene inalterata nei secoli, distinguendosi perciò dai Comuni vicini, perlopiù soggetti a feudatari o nobili che con il loro potere impedirono il nascere di autonomie amministrative e giuridiche locali.

Nel corso del XV secolo ci furono importanti opere pubbliche, tra cui la realizzazione delle rogge Moschetta e Vignola, derivate dal fiume Brembo, e l’istituzione, promossa da Beltrame Buttinone, di un ospedale per i poveri.

Durante il secolo XV gli scontri in Gera d’Adda fra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia portano Treviglio ad essere sottoposta alternativamente al dominio milanese oppure a quello veneziano finché, nel 1454, con la pace di Lodi, fu assegnata definitivamente al Ducato milanese.

Il Cinquecento per Treviglio vide un evento che ancora oggi viene celebrato e festeggiato da tutta la popolazione, il Miracolo della Madonna delle Lacrime che avvenne il  28 febbraio 1522 quando il generale francese Odetto di Foix, visconte di Lautrec, stava per assediare la Città, ma un dipinto raffigurante la Vergine con il Bambino cominciò a trasudare lacrime e sudore, così la città venne risparmiata dal saccheggio.

Nel 1647 il governo spagnolo deliberò la vendita del Comune di Treviglio al miglior offerente, ma i cittadini si riunirono in consorzio acquistando i diritti feudali per la somma di 10.000 lire imperiali.

Al 1846 risale la progettazione del tracciato ferroviario Treviglio–Milano; mentre nel 1857 fu inaugurata la linea Treviglio–Bergamo e nel 1863 venne attivata la linea Treviglio–Cremona, che portò ad un notevole sviluppo industriale e commerciale.