Un marchio, con le sue sorpresine, capace di far parte dell’immaginario di intere generazioni, oggi come ieri…
Mulino Bianco nacque nel 1974 da un’idea di Giovanni Maestri, negli anni in cui la Barilla cercava nuovi prodotti da commercializzare.
Allo scopo di differenziarli da quelli della Barilla, nota per la pasta, si scelse di ideare un altro brand, che debuttò nel 1975 con la prima produzione di biscotti, creati dal pasticciere inglese Maxwell dopo alcune sperimentazioni, che erano i Tarallucci, le Pale, i Molinetti, i Galletti, e le Campagnole, come omaggio agli ambienti contadini.
In seguito, la Barilla allargò la produzione per il Mulino Bianco anche alle merendine, i biscotti da pasticceria e i prodotti da forno salati, oltre agli snack in barretta del Mulino Bianco, nonché alcune creme spalmabili alla frutta.
Nel 1986 il marchio tentò di espandersi, proponendo i prodotti anche in Francia e in Spagna e durante gli anni novanta vennero sviluppati prodotti più salutistici.
Fu nel 1978 che nacque il primo di una lunga serie di gadget: era il Coccio, la tazza per la colazione ispirata al mondo contadino decorata con disegni stilizzati e dai colori neutri nello stile della terracotta fatta a mano, cui seguirono zuccheriere, brocche, piatti e biscottiere.
Ma fu nel 1983 che fecero il loro debutto le Sorpresine del Mulino Bianco, nelle indimenticabili confezioni a forma di scatole di fiammiferi ideate da Graziella Carbone, esperta di campagne promozionali.
La scatolina dei fiammiferi era il simbolo della cucina di casa, dato che fornelli a gas non avevano all’epoca l’accensione automatica e il fiammifero rappresentava il focolare.
Per la creazione delle Sorpresine si partì dalla rielaborazione di giochi esistenti per passare poi all’invenzione di nuovi giochi e ai percorsi con le palline metalliche, oltre a origami, normografi, oggetti legati al mondo della scuola, lenti, carte geografiche e le celebri gommine.
Gli Allegri Cancellini a forma di biscotto, di merendina, di confezione di biscotti vennero prodotti dalla Locati Trading in provincia di Varese, dove si realizzarono le prime gomme in termoplastica, con una tecnica che sfruttava il calore per modellare finemente i dettagli.
I primi Cancellini riproducevano le Crostatine alla marmellata di fragola, albicocca e al cioccolato, poi arrivarono quelli dei Biscotti, del Tegolino, della Tortina Campagnola e del Baiocco.
Nel 1984 debuttarono le gommine tampografate, con stampa a colori dei particolari.
Il successo delle gommine a forma di prodotto fu senza precedenti, al punto che i bambini le portavano a scuola per giocare e scambiarsi i doppioni.
Con il 1985 debuttò il Piccolo Mugnaio Bianco, creato dalla disegnatrice pavese Grazia Nidasio che conquistò i bambini italiani per quasi 10 anni, perdutamente innamorato della Bella Clementina.
Nel 1987 le scatole di fiammiferi vennero sostituite con le buste di plastica per i giocattoli più grandi, ma nel 1989 furono reintrodotte, con una serie dedicata ai mondiali di calcio Italia 90.
La Barilla nel marzo 1996 eliminò le promozioni, per ridurre i prezzi.
Ma le Sorpresine del Mulino Bianco restano ancora oggi molto amate, infatti nel 2010 si tentò di proporne una versione digitale e nel 2016 una riproduzione in edizione limitata di 1340 esemplari di maxi-sorpresieri contenenti 18 scatoline è stata messa in palio in un concorso legato alle merendine.