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Nella primavera inoltrata, il lago Maggiore ha il suo cuore in una delle sue zona più magiche, l’Isola Bella.

Il palazzo e il giardino sull’acqua, da secoli nobile esempio del Barocco ed amato da tantissimi visitatori che ogni anno attraversano il Golfo Borromeo per ammirarlo, si stanno preparando per un’occasione speciale, infatti il 24 maggio faranno da cornice alla sfilata della collezione Cruise 2024 di Louis Vuitton.

Si tratta di una scelta, quella del direttore creativo della maison Nicolas Ghesquière, che si colloca perfettamente nella linea già seguita nelle occasioni precedenti, accomunate dalla selezione di location esclusive e in grado di esaltare lo spirito del viaggio alla scoperta di luoghi straordinari, dalla California al Giappone.

Così il tesoro che la famiglia Borromeo custodisce da secoli sul lago Maggiore, con tutte le sue bellezze, non poteva non attrarre l’interesse della casa di moda e, dopo 450 anni di storia, sarà il  protagonista di una prima volta tutta da vivere.

Fino al 1630 l’Isola Bella, non molto lontano da Stresa, era solo un lembo di terra e roccia prevalentemente abitata da pescatori.

Ma con l’arrivo del duca Carlo III Borromeo e in seguito dei figli Giberto III e Vitaliano VI, l’isola cambiò completamente volto, diventando un complesso di grande impatto scenografico, dalla forma di un immaginario vascello con una sontuosa villa edificata nella parte più stretta a settentrione, mentre il giardino venne sistemato nella più ampia zona meridionale.

I lavori dureranno secoli, terminando solo nel secondo dopoguerra, quando il principe Vitaliano X Borromeo Arese fece costruire il Salone Grande, la facciata settentrionale e il grande molo che si trova all’estremità superiore dell’isola.

L’interno del palazzo barocco, in un continuo susseguirsi di sale arredate con tele di artisti come il napoletano Luca Giordano, il toscano Francesco Zuccarelli e il fiammingo Pieter Mulier detto il Tempesta, è un ambiente elegante e raffinato, con mobili di gran pregio, marmi, stucchi neoclassici, sculture e arazzi di produzione fiamminga del XV secolo.

Di grande interesse storico sono la Sala della Musica, dove nel 1935 si svolse la Conferenza di Stresa tra Mussolini, Laval e Mac Donald e la Sala di Napoleone che vi soggiornò con la moglie Giuseppina Beauharnais.

Dopo aver terminato la visita alla villa si arriva all’esempio più splendido e grandioso di giardino barocco all’italiana, composto di dieci terrazze digradanti, con vasche, fontane, prospettive architettoniche e una moltitudine di statue della seconda metà del ‘600 che rappresentano le personificazioni di fiumi, stagioni e venti.

Gli ambienti sono delimitati da una serie di muraglie e balaustre in cui s’intravedono i punti da cui sgorgavano zampilli, fontane, cascatelle e giochi d’acqua. Il clima mite, ha permesso la crescita di piante come azalee e rododendri, di pompelmi e arance amare, orchidee e piante carnivore, oltre a un grosso canforo vecchio di duecento anni.