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Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 imperdibile l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

La manifestazione, giunta alla 31ª edizione, da’  l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.

Saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani.

La manifestazione è anche un importante evento di raccolta fondi, per questo ai partecipanti sarà  suggerito un contributo libero a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione e le attività del FAI.

A Roma è da non perdere Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dal 1950, costruita due secoli prima, ma rivisitata in stile Impero da Paolina Borghese Bonaparte, che ne fu proprietaria dal 1816 e, dove nel 1870 le truppe del Regno d’Italia aprirono la Breccia di Porta Pia, sarà visitabile anche Palazzo Pia-Centini-Vaccaro, inaugurato nel 1932 come Ministero delle Corporazioni e dall’anno scorso sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con le grandi vetrate disegnate da Mario Sironi.

Milano proporrà Palazzo Marino, capolavoro dell’architetto manierista Galeazzo Alessi, che lo costruì tra 1557 e 1563, ricco di sale decorate con stucchi e affreschi, sede del Comune di Milano dal 1861 e la storica sede RAI di corso Sempione, realizzata nel 1939, tra  spazi operativi e studi di registrazione.

A Bolzano ci sono due centri di ricerca internazionali, NOI Techpark ed EURAC Research, nati dalla riqualificazione di due grandi complessi degli anni Venti e Trenta e a Genova il Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura, dal 2006 patrimonio dell’Unesco.

Bologna vedrà un percorso tra i luoghi del sapere, dall’Accademia delle Scienze, che ebbe tra i suoi soci Galvani, Marconi, Einstein e Marie Curie e la Palazzina della Viola, oggi sede di uffici dell’Università, con affreschi di Prospero Fontana e Amico Aspertini.

Sempre in Emilia Romagna, ad Argenta ci saranno visite all’Impianto idrovoro di Saiarino, in stile eclettico, inaugurato da Vittorio Emanuele III nel 1925 e cuore del grande sistema di bonifica del fiume Reno.

Tra le aperture più curiose ci sono il Centro culturale IKEDA per la pace a Corsico, il più grande centro buddista d’Europa, la sede della Navigazione Lago Maggiore, ad Arona, dove saranno visitabili il cantiere dedicato alla riparazione dei battelli, le officine e alcune motonavi storiche; gli Archivi di ricerca Mazzini di Massa Lombarda, che attraversano la storia del costume del Novecento, a Perugia, la Scuola di automazione della Banca d’Italia, in un parco di oltre 6 ettari, a Ercolano (NA), il Real Osservatorio Vesuviano, il più antico osservatorio vulcanologico del mondo e, a Palermo, l’Aula Bunker dell’Ucciardone, costruita nel 1985-86 all’interno del carcere per ospitare il Maxiprocesso.