circuito stradale mugello

Dopo il successo della prima edizione, l’Automobile Club d’Italia, l’Automobile Club Firenze ed il Club ACI Storico con l’organizzazione della Scuderia Automobilistica Clemente Biondetti per il secondo anno dal 28 al 30 aprile propongono  la rievocazione del Circuito Stradale del Mugello, omaggio al leggendario Gran Premio del Mugello, una delle più antiche competizioni d’Italia, disputata tra il 1914 ed il 1970.

Per questa gara la partecipazione è riservata alle vetture prodotte fino al 1990 ma sarà prevista una particolare categoria per vetture gran turismo stradali costruite a partire dal 1991.

La gara originaria si svolgeva in un anello di strade formate dalla Strada della Futa che unisce Firenze a Bologna e da quella del Passo del Giogo.

Su questo percorso si sono sfidati negli anni  piloti del calibro di Giuseppe Campari, Gastone Brilli Peri, Giulio Masetti, Emilio Materassi, Enzo Ferrari, Clemente Biondetti, Nino Vaccarella, Giovanni “Nanni” Galli, Gijs Van Lennep, Vic Elford e Arturo Merzario.

L’edizione 2023 del Circuito Stradale del Mugello vede  due giorni di gara che, partendo dalla Città di Firenze, toccherà le magnifiche Colline del Chianti nella giornata di sabato, per poi ripercorrere lo storico tracciato della corsa e concludersi nel Mugello la domenica.

Il Circuito Stradale del Mugello entra nel Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport.

La storia del Mugello  ha origini molto antiche, tanto che nei comuni di Barberino, Borgo San Lorenzo e San Piero a Sieve sono stati ritrovati resti del paleolitico e si racconta che fu la tribù ligure dei Magelli ad abitare per prima la zona.

Successivamente il Mugello fu invaso dagli Etruschi che costruirono la prima rete stradale che collegava Fiesole a Bologna, poi migliorata dai Romani che si stabilirono sul territorio tra il III-IV secolo a.C.

Durante la caduta dell’Impero Romano d’Occidente le sorti del Mugello seguirono quelle di tutta l’Italia e nel corso del Regno Longobardo, occupava un’area di confine.

Nel 1400 la parte occidentale del Paese fu dominata dalle famiglia degli Alberti e degli Ubaldini, mentre l’orientale invece era gestita dai Conti Guidi.

Molto importante fu la lotta tra Firenze e la famiglia degli Ubaldini nel territorio mugellano, che era lo snodo principale del commercio verso nord e furono distrutti molti castelli degli Ubaldini, come per esempio la rocca di Montaccianico.

Per placare queste lotte la Repubblica fiorentina decise di creare delle Terre nuove, cioè gli attuali comuni di Scarperia e Firenzuola,  e si prometteva esenzione da tasse e protezione per tutti coloro che avessero costruito nei nuovi comuni.

La storia del Mugello continuò tra il XIV e il XV secolo, quando visse un periodo di splendore grazie alla famiglia Medici, i quali costruirono sul territorio numerose ville, poi il territorio attraversò un periodo buio che migliorò sotto la famiglia dei Lorena.

Nel 1860 il Mugello e la Toscana vennero annessi al regno di Sardegna.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il Mugello fu più volte bombardato e i paesi subirono numerosi danni, poi nel secondo dopo guerra l’economia della zona riuscì a rifiorire.

Oggi la risorsa principale del territorio è il turismo, tra la sua storia, la natura incontaminata  e l’ottima cucina.