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Uno degli sport perfetti da giocare in una giornata primaverile…

Il golf ha le sue origini nella Roma Antica, dove si giocava la paganica, un sport che aveva come protagonisti una palla di cuoio gonfia di piume ben compresse e un bastone, che sarebbe poi arrivato in Scozia, patria del golf moderno, con l’Impero Romano. 

Nel Medioevo in Scozia e in Olanda c’era un gioco con pietra e bastoni, detto goulf in scozzese e kolf in olandese  ed è una che si può spiegare con i rapporti commerciali tra le due nazioni. Se in Olanda con il tempo il golf perse importanza, lo stesso non fu in Scozia, dove venne praticato anche dai reali, tra cui Maria Stuarda e Giacomo I.

Altre testimonianze dimostrano che un gioco analogo al golf,  chiamato chuíwán,  era praticato in Cina  dalla Dinastia Tang Meridionale, poi sarebbe arrivato in Scozia nel tardo Medioevo con i viaggiatori mongoli.

E in Scozia che si ha il primo documento ufficiale che dimostra l’esistenza del golf, cioè un decreto del 1457 di Giacomo II per la sua proibizione dato che era fonte di distrazione da attività fondamentali per la difesa del regno, fu li che nacque il golf moderno e ne furono definite le regole per la prima volta  dal Gentlemen Golfers di Leith, il più antico golf club , fondato nel 1744 da William St. Clair di Roslin, poi riviste dal Royal and Ancient Golf Club of St Andrews nel 1754, quando ci fu  la scelta del campo standard a 18 buche.

Il primo campo da gioco nella storia del golf divenne il Royal Oldest Golf Club a Musselburgh dove all’inizio del XVI secolo si svolgevano delle partite e li all’inizio del XIX secolo, a partire da una grondaia tagliata, fu realizzato uno strumento per tagliare buche regolari adottato successivamente anche al St Andrews, che rese la dimensione delle buche così ottenute, di 10,8 cm,  quella standard.

Nel 1860 fu fondato il British Open Championship per stabilire il miglior giocatore dopo la scomparsa di Allan Robertson di Prestwick.

In America il golf arrivò nel XVIII secolo grazie agli olandesi e si diffusa nella Carolina del Sud e in Georgia, ma per avere il primo percorso permanente si dovette aspettare il 1891, quando fu  realizzato a Shinnecock Hills, Long Island.

Nel 1894 vennero fondate la United States Golf Association e l’US Amateur Championship, che anticipò di un anno il primo US Open e da allora il golf divenne uno sport di massa.

In Italia il golf arrivò nel Settecento tramite la nobiltà inglese, che si sfidava a Villa Doria Pamphili. Nel 1895 a Sorrento fu fondato il primo Golf Club, seguito da quelli di Varese (1897), Firenze (1899) e Sanremo (1901).

A Roma il primo golf club risale al 1898 e le gare vennero  realizzate a Villa Doria Pamphili, a Villa Borghese, e su un percorso fuori Porta San Giovanni, nel 1903 il club divenne il Circolo del golf di Roma dell’Acquasanta ed  è ancora oggi il più antico d’Italia.

La prima gara ufficiale di golf si tenne in Italia soltanto nel 1905, mentre per la nascita della Federazione Italiana Golf si dovette attendere il 1927.

Nonostante non sia mai stato molto diffuso, il golf italiano ha visto alcuni nomi degni di nota, all’inizio del XX secolo ci furono Pietro Manca, Ugo Grappasonni, Aldo Casera; nel secondo dopoguerra Baldovino Dassù, negli anni Novanta Costantino Rocca e di recente i fratelli Francesco ed Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Renato Paratore e Nino Bertasio.