Venerdì 9 giugno alle 21 sarà inaugurata a Baveno un’ esposizione storico documentaria sulle case dipinte in stile Liberty e le famiglie di decoratori, Bernasconi e Monferini, che le hanno realizzate, curata dal ricercatore storico Leonardo Parachini e allestita nelle sale del Museo del Granito Granum.
La serata inaugurale vedrà una conferenza del curatore presso il Centro culturale Nostr@domus, in cui verranno esposti gli elementi della ricerca condotta, che ha permesso di scoprire le figure di decoratori attivi tra fine Ottocento e prima metà del Novecento.
In ordine cronologico, la prima famiglia di decoratori che ebbe dei legami con Baveno è quella di Carlo e Tommaso Bernasconi, padre e figlio.
Il padre Carlo era un garibaldino che prese parte al Risorgimento, oltre ad essere uno stimato pittore e decoratore ed operò, oltre che a Milano, a Roma, dove incontrò e sposò la cannobiese Maddalena Ravieli, e quindi sul Lago Maggiore.
Tommaso seguì le orme paterne, affiancandolo dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, guadagnandosi larga fama di talentuoso pittore e decoratore, infatti lavorò alla decorazione a stucco e pittura del Kursaal di San Pellegrino Terme, capolavoro del Liberty italiano, e la Villa della Regina Margherita a Bordighera e nel Verbano gli furono affidati i decori a stucco di villa Carosio a Roncaro, del Villino Bergamo a Stresa e di Villa Cadorna a Pallanza.
Di poco successiva all’attività del Bernasconi fu quelle fratelli Monferini di Oltrefiume, tra i quali il maggiore, Carlo Felice, si formò come pittore e decoratore alla Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria con sede a Milano nel Castello Sforzesco.
Negli anni Venti del Novecento Carlo operò insieme ai fratelli minori con una ditta che si occupava delle varie fasi di costruzione e decorazione edilizia, poi focalizzò il suo impegno sulla sola decorazione.
Vero e proprio simbolo delle abilità dei fratelli Monferini, e di Carlo Felice in particolare, sono le due ville della famiglia, La Monferina e La Monfrinota a Oltrefiume, oltre alle varie case bavenesi con decorazioni, che vanno da quelle molto ampie e articolate a racemi vegetali in stile Liberty della località Quara, al fitto intarsio a graffiato classicheggiante della ex Banca di Novara, a più limitati interventi di creazione di cornici nelle fasce sottogronda, di cui si ammirano vari esempi in Via Piave e in altre vie di Baveno.
La mostra, oltre ai pannelli con immagini fotografiche delle ville dipinte e documenti sui decoratori, vede i bellissimi disegni preparatori, attinti dal ricchissimo archivio della famiglia Bernasconi, nonché fotografie e documenti messi a disposizione dalla famiglia Monferini e sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 31 dicembre 2023.
Per apprezzare approfondire il tema, oltre alla conferenza della serata inaugurale, lo storico Leonardo Parachini condurrà alcuni momenti di scoperta sul territorio.
Domenica 9 luglio alle 17 la passeggiata Le case dipinte di Oltrefiume porterà alle scoperta di alcune delle più interessanti realizzazioni dei decoratori Monferini, delle vicende di alcune delle ville di Oltrefiume e dei personaggi che le hanno abitate.
Invece domenica 16 luglio e venerdì 18 agosto alle 20 le Minicrociere di Le ville di Baveno dal Lago condurrà lungo la costa tra Baveno e Stresa per osservare conoscere il paesaggio delle ville, i personaggi che le hanno abitate e le loro storie.
L’esposizione e le iniziative collaterali si inseriscono nella scia delle attività di valorizzazione del tema della pietra e del territorio, promosse dal Museo Granum nel contesto dell’Ecomuseo del Granito in partenariato con il Comune di Mergozzo e l’Associazione GAM con il progetto La pietra racconta, che anche per il 2023 ha il sostegno della Fondazione Comunitaria del VCO.