La Pista terrazza 1 1

Con l’arrivo della bella stagione c’è qualcosa di nuovo al Ristorante La Pista di Torino, infatti dal 1  giugno è possibile prenotare un tavolo sulla terrazza della Pista del Lingotto per  godere di una vista mozzafiato a 360° sulla città del Savoia e sull’arco alpino.

Il ristorante La Pista, che fa capo a Gerla 1927, si trova  in un luogo iconico per Torino come il tetto del Lingotto, a 28 mt. di altezza, proprio in mezzo alla leggendaria pista di collaudo Fiat situata in cima all’ex complesso industriale, oggi diventata il giardino sospeso più grande d’Europa, con più di 40.000 piante appartenenti a 300 specie e varietà diverse.

Il locale fa parte della rinascita di un complesso architettonico di valore storico, cuore del Patrimonio Archeologico Industriale italiano, e che oggi vive una nuova era dove grandi spazi, arredi contemporanei, enormi vetrate e atmosfera accogliente accompagnano e completano l’entusiasmante esperienza gastronomica degli ospiti.

Il Monviso, le Alpi, la Sacra di San Michele, l’Arco Olimpico e la Passerella, i grattacieli, Superga, la bolla di Renzo Piano, la Mole Antonelliana, la collina, il Castello di Moncalieri sono luoghi davvero suggestivi, ma dall’alto lo sono ancora di più e la vista dalla terrazza panoramica è senza dubbio una delle più suggestive e spettacolari sulle quali cenare in città.

La terrazza de La Pista è immersa nel verde del giardino pensile che l’architetto e paesaggista Benedetto Camerana ha ideato sul tetto del Lingotto trasformando la vecchia pista di collaudo delle auto dell’ex stabilimento Fiat in un’oasi sostenibile, parte di un grande giardino lineare con quasi 40mila piccoli alberi, arbusti e piante erbacee che convivono con i residenti.

In questa oasi ricca di pace e tranquillità lo chef stellato Fabrizio Tesse propone un menù gastronomico, fatto di creatività e richiami alla cucina regionale del Piemonte e della Liguria, sua terra d’origine.

La proposta estiva di Tesse è un viaggio ispirato alle cucine liguri e piemontesi contaminate da quelle esotiche che lo chef ha conosciuto e amato in giro per il mondo, interpretato in maniera innovativa, personale e moderna, tra ricette note, come il piccione, e nuove proposte, in una sintesi di grande eleganza.