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Il festival letterario Inchiostro festeggia la quinta edizione e venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 giugno, trasforma Crema nella capitale del libro dove i chiostri del Sant’Agostino, la Sala Da Cemmo e CremArena ospiteranno più di 50 scrittori in arrivo da tutta Italia e dall’estero, 35 eventi, e 20 editori indipendenti.

Tutto questo in una kermesse dedicata ai lettori, capace di raccontare storie in maniera informale e per dare uno sguardo alla nuova narrativa italiana contemporanea.

Ideato e diretto da Lorenzo Sartori, voluto e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema il festival è realizzato in collaborazione con il Museo Civico Cremasco e la Biblioteca Civica Clara Gallini.

Vite diverse è il sottotitolo di questa edizione in cui molte delle storie presentate suggeriscono la possibilità di vivere vite diverse da quelle che sono capitate.

Molte le voci che si intrecciano nel corso del festival, a partire da quella di un maestro assoluto del noir, Sandrone Dazieri, che inaugura Inchiostro presentando il suo libro Il male che gli uomini fanno  un thriller straordinario, dal ritmo incalzante, capace di entrare nella mente degli esseri umani, che siano vittime o mostri, e dando un’anticipazione del romanzo di prossima uscita Il figlio del mago.

Sabato 17 giugno tra le voci di Inchiostro ci saranno quelle di Sandro Frizziero che offre un ritratto sulle inquietudini esistenziali nella provincia veneta, quelle di Paola Varalli, Rosa Teruzzi e Matteo Severgnini che nell’appuntamento Giallo a Mezzogiorno conducono con le loro indagini fra lago d’Orta, Maggiore e di Como.

In sala Pietro da Cemmo c’è Davide Zilli professore di Italiano al mattino, cantautore-pianista di sera, che ci fa esplorare le connessioni tra i grandi poeti del passato e la musica di oggi, Luca Ammirati sui sentimenti di un’intera generazione  e di Mattia Insolia ( con un romanzo potente, in cui i figli guardano ai genitori scoprendoli inadeguati.

Domenica 18 giugno ad aprire l’ultima giornata di festival è un appuntamento realizzato in collaborazione con la sezione cremasca dell’Anpi con Lorenzo Gambetta e Pedalando per la libertà,  un omaggio a quelle donne che si sono distinte come staffette partigiane.

Invece Paolo Roversi presenta in anteprima Alla vecchia maniera, un mistery tra Simenon e Chandler, mentre Beatrice Salvioni a soli 28 anni arriva al festival con La Malnata, un romanzo di formazione tradotto in 32 Paesi, storia di amicizia tra due ragazzine nella Monza ai tempi del Fascismo.

A chiudere  Inchiostro tocca a Fabio Geda  che presenta il suo ultimo romanzo La scomparsa delle farfalle, ritratto di una generazione che nessuno ha ancora raccontato, quella di chi è stato adolescente nella seconda metà degli anni Novanta.

Molti degli appuntamenti del festival Inchiostro sono in un percorso di formazione per docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che potranno ricevere un attestato per il riconoscimento dei crediti formativi, grazie alla collaborazione con gli Istituti Sraffa-Marazzi e Galileo Galilei.