vestiti di valenza

Sabato 8 luglio, presso piazza XXXI Martiri a Valenza, torna Vestiti di Valenza, la manifestazione estiva organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune.

Una grande tavolata verrà riservata a tutti coloro che ceneranno vestiti di rosso e blu,  da sempre i colori della città dell’oro.

Il menù completo, dal costo di 20 euro, includerà antipasti misti, agnolotti di stufato, arrosto con patate, dessert della Pasticceria Torti oltre ad acqua, vino e caffè.

Durante la serata si potrà assistere alla sfilata di moda estate 2023 a cura de La nuova Ducale, dove non mancherà ovviamente l’intrattenimento musicale con Dj Dario Pelly e la partecipazione straordinaria de I Mambo.

Il nome di Valenza è attestato, dal 1172, con le forme Valencia e Valentia e, sorta intorno al X secolo a.C., ad opera di tribù liguri, venne conquistata dai romani nel II secolo a.C., diventando un importante centro commerciale e il primo dei tredici presidi in cui fu divisa la penisola italiana.

Nell’alto Medioevo la città fu oggetto di ripetute invasioni, prima da parte degli ostrogoti di Teodorico che la coinvolsero nella guerra gotico – bizantina, poi da parte dei burgundi e dei longobardi.

Dall’VIII al X secolo fu sotto la dominazione carolingia, successivamente venne assegnata da Ottone I alla marca del Monferrato.

Valenza in età comunale si liberò del dominio monferrino e entrò nella sfera dei possedimenti dei Visconti, ma la sua dipendenza dal ducato di Milano la coinvolse nella lunga serie di guerre che videro antagonisti francesi e spagnoli, ai quali, di volta in volta, si trovò a sottostare.

Agli inizi del XVIII secolo venne  conquistata dalle truppe di Vittorio Amedeo II, duca di Savoia e nel 1796 divenne anch’essa parte delle conquiste napoleoniche.

Rimasta sotto il dominio francese fino al 1814 Valenza subì poi gli effetti della restaurazione sabauda, che vide un considerevole rallentamento del suo sviluppo economico.

Nel periodo dell’unità d’Italia, invece, l’economia  della città si indirizzò verso le attività manifatturiere, che sorsero principalmente nel settore dell’oreficeria

Tra i monumenti sono da vedere i resti dell’antico perimetro murario,  il duomo, risalente al XVII secolo,  la chiesa della Santissima Annunziata, costruita nel 1699, la chiesa di San Bernardino, eretta nel Cinquecento e più volte rimaneggiata,  il teatro sociale, progettato da Pietro Clerici e inaugurato nel 1852,  palazzo Valentino e palazzo Pellizzari, oltre al vasto complesso del Valentia, costruito come sede di attività politiche.