A Villa Fedora di Baveno l’estate vede il ritorno della mostra open air Baveno Before, visitabile fino a lunedì 30 ottobre.
La mostra è un percorso espositivo creato grazie ai documenti archivistici dell’Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Baveno, dove non manca un focus sull’offerta turistica dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del Novecento.
Quest’anno, l’esposizione si arricchisce di varie narrazioni, dedicate alle antiche istituzioni, come Congregazione di Carità e Asilo infantile, Ente Comunale di Assistenza, Società di Mutuo Soccorso e Opera Nazionale Maternità e Infanzia.
L’evento rientra nella rassegna La pietra racconta 2023, realizzata in collaborazione da Città di Baveno, Comune di Mergozzo e GAM con il sostegno di Fondazione Comunitaria VCO, a cura di Acta Progetti, in collaborazione con l’Associazione Culturale Tacafile e il sostegno di Fondazione CRT.
Appena dopo l’elegante Stresa si trova la città di Baveno, niente da invidiare al più titolato vicino, ricco di storia, tradizioni e cultura, adagiato lungo le rive piemontesi del Lago Maggiore, affacciato sul golfo Borromeo.
La caratteristica passeggiata del lungolago, affiancato da storiche ville e da splendidi hotel, offre al visitatore un bellissimo panorama sulle Isole Borromee, cui è possibile approdare proprio partendo dall’imbarcadero di #Baveno. Si possono ammirare anche le antiche cave di granito rosa.
Dal centro partono verso la collina tranquille passeggiate che offrono bellissimi scorci panoramici.
Tra le bellezze architettoniche visitabili vi sono la parrocchiale con il particolare complesso di SS. Gervasio e Protasio (X-XI sec.) e il Battistero, il palazzo comunale (ex canonica), un porticato ottocentesco con una Via Crucis, situati in un ampio sagrato, in posizione più elevata, raggiungibili facilmente dal lungo lago, percorrendo via Monte Grappa.
Fin dalla metà del XIX secolo numerose personalità di fama internazionale soggiornarono in questo luogo privilegiato, il più delle volte ospiti nelle lussuose ville presenti sul territorio.
Nel periodo della Belle Epoque, Baveno entrò con le vicine Stresa, Intra e Pallanza, nel circuito del turismo internazionale, diventando un centro attivo e ricercato per il turismo d’elite. Soggiornarono ospiti illustri come la Regina Vittoria, Winston Churchill, Schubert, Goethe, Wagner, Dumas padre e figlio.
Baveno fu anche il luogo di vacanza dei musicisti Umberto Giordano, Gianandrea Gavazzeni e Giuseppe Patanè. Toscanini ci passava spesso e volentieri abitando poco più avanti a Pallanza sull’Isolino San Giovanni.