Uno degli artisti simbolo dell’arte inglese del Novecento…
Henry Spencer Moore nacque il 30 luglio 1898 a Castleford, nello Yorkshire e suo padre, minatore, incoraggiò i figli a studiare per offrire loro migliori opportunità.
Frequentando le scuole nella città natale Henry mostrò subito un precoce interesse per la scultura, infatti amava intagliare il legno e modellare l’argilla.
Grazie alla sua insegnante d’arte, Miss Alice Gostick, nel 1915 Moore ottenne il Cambridge Leaving Certificate e pensò di continuare gli studi e iscriversi a una scuola d’arte, ma i genitori lo spinsero a dedicarsi all’insegnamento.
Nel 1917 si arruolò nell’esercito e passò l’ultimo periodo della prima guerra mondiale in Francia e, dopo la fine del conflitto, si iscrisse alla Scuola d’Arte di Leeds dove era l’unico studente di scultura.
In questo periodo Moore scolpiva rifiutando il modellare a favore della teoria della fedeltà al materiale, dove la natura della pietra o del legno, la loro forma, la loro struttura e così via, fa parte della concezione dell’opera.
Attraverso Sir Michael Sadler, Henry studiò da vicino le opere di Cézanne, Gauguin, Van Gogh e le sculture africane.
Ottenuta una nuova borsa di studio per il Royal College of Art vi finì gli studi nel 1924, poi vi rimase come insegnante fino al 1931.
Nel 1925 Moore arrivò in Italia, dove visitò Roma, Firenze, Pisa, Siena, Assisi, Padova, Ravenna e Venezia, interessandosi soprattutto ai maestri come Giotto, Masaccio, Michelangelo, Donatello e Giovanni Pisano.
Dopo aver partecipato a varie mostre collettive, nel 1928 Henry tenne la prima personale alla Warren Gallery ed ebbe la prima commissione pubblica, si trattava di un rilievo in pietra per la sede centrale del Charles Holden’s new London Transport.
L’anno dopo scolpì la prima Figura giacente mentre viveva ad Hampstead, dove frequentò giovani artisti come Barbara Hepworth, Ben Nicholson e Naum Gabo, oltre al critico Herbert Read ed altre personalità di rilievo dell’avanguardia.
Nel 1936, Moore si accostò ai Surrealisti ed espose alle New Burlington Galleries di Londra, partecipò anche alla mostra sull’arte astratta e cubista organizzata da Alfred Barr al Moma di New York.
Fino al 1939 Henry fu il capo della nuova sezione di scultura alla Chelsea School of Art, ma, nel 1940, dopo il bombardamento del suo studio, si trasferì a Much Hadham nell’Hertfordshire, dove visse per il resto della sua vita.
In seguito la sua fama crebbe rapidamente, in particolare dopo il premio internazionale di scultura alla Biennale di Venezia del 1948, e dagli anni Cinquanta portò a termine varie commissioni pubbliche, in Inghilterra e all’estero.
Durante questo periodo il suo metodo di lavoro subì notevoli cambiamenti, infatti il bronzo prese il posto del legno come materiale preferito e le opere erano spesso di grandi dimensioni.
Con i tardi anni Sessanta Moore divenne anche un noto autore di stampe, realizzando numerose serie di acqueforti come Testa di elefante del 1969.
Fino alla scomparsa, avvenuta a Much Hadham il 31 agosto 1986, Henry Moore fu il più celebre artista inglese del Novecento.