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Una delle firme più note del giornalismo italiano, che fu anche un eccellente scrittore…

Romano Battaglia nacque  a Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, il 31 luglio 1933 e a 18 anni cominciò a scrivere per un giornale locale poi, a 23 anni, vinse a Milano un concorso Rai e lavorò in un primo tempo per la radio e per la televisione.

Come inviato speciale Battaglia realizzò con Antonio Cifariello un documentario sul lavoro italiano nel mondo, Dalle Ande all’Himalaya e collaborò a programmi culturali e condotto numerose rubriche e rotocalchi televisivi di successo, come Tv 7, Cronache Italiane, TG l’una, A nord a sud e Bell’Italia.

Romano fu anche un prolifico scrittore e vincitore di molti premi letterari per le sue opere di poesia e di prosa, come nel caso di Lettere dal domani, vincitore del Premio Bancarellino, da cui sono stati tratti un’opera lirica, un’opera teatrale e un disco.

Il romanzo Il paese dei burattini fu finalista alla XVIII edizione del Premio Bancarellino e Il giardino dei pensieri bambini del premio selezione Bancarellino 1979, mentre con Pesce lucente vinse il Premio Internazionale Andersen per la più bella fiaba per ragazzi.

Dalla serie di libri iniziata da Battaglia nel 1973 composta da Lettere al direttore, Nuove lettere al direttore, Le più belle lettere al direttore e Ultime lettere al direttore, sono stati tratti spettacoli radiofonici e teatrali.

Il romanzo Non mi sono ucciso vinse il Premio Selezione Bancarella nel 1980, con “Storia di settembre vinse il Premio Internazionale Cypraea nel 1991, Cielo chiaro” si  aggiudicò il premio WWF Poseidone nel 1993 e il Premio Selezione Bancarella nel 1994, mentre “La capanna incantata  vinse il premio Un libro per l’estate nel 1996.

Oltre ai prestigiosi premi letterari, il giornalista ricevette il 2 giugno 1983, su proposta del Consiglio dei Ministri, l’onorificenza di Commendatore, Cavaliere e Grande Ufficiale della Repubblica per meriti letterari.

Dopo essere andato in pensione dalla Rai, Battaglia scrisse per i quotidiani Il Giorno e La Nazione, e collaborato con molte emittenti televisive private, fra cui: Tele Elefante e Rete Versilia, continuando a scrivere libri.

Nella vita di Romano ci fu lo spazio per un’altra grande passione, la pittura, infatti per tutta la vita dipinse bovi bianchi.

La Versilia, così amata da Battaglia, lo vide legate indissolubilmente il suo nome alla famosa manifestazione della Versiliana che si svolge a Marina di Pietrasanta al Caffè La Versiliana, nella pineta cantata da Gabriele d’Annunzio.

Dal 1984 e nei mesi di luglio e agosto, tutti i pomeriggi, Romano ospitò negli Incontri al Caffè della Versiliana le personalità più illustri e i più bei nomi della cultura, della politica e dello spettacolo, dando lustro e notorietà alla riviera toscana.

Romano Battaglia morì nella sua città natale il 21 luglio 2012, poco prima del suo compleanno.