Buttogno Santa Maria Maggiore ph. Marco Benedetto Cerini 9 1024x683 1

Fino a giovedì 10 agosto il centro storico di Buttogno, in Val Vigezzo,  si animerà per la festa patronale di San Lorenzo, musica, gastronomia con prodotti tipici, il tradizionale spettacolo pirotecnico e tanto divertimento.

Martedì 8 agosto alle 10 ci sarà l’ apertura della festa,  con il pranzo con i Giogia e un  pomeriggio in compagnia.

Alle 19 verrà approntata la cena con prodotti tipici e alle 21 ecco Gianni e la musica della sua fisarmonica.

Mercoledì 9 agosto  è previsto  alle 12.30 pranzo in compagnia e pomeriggio in allegria, alle 19 cena con prodotti tipici e  la serata con Paolo Drigo, ladro di volti. Alle 22 si terrà il  grande spettacolo pirotecnico della ditta GFG Pyro e a seguire ci sarà il fine serata con Dj Andy.

Giovedì 10 agosto alle 12.30 si terrà un  pranzo a sorpresa, alle 15 un pomeriggio in compagnia.

Alle 19  la cena con prodotti tipici e, a seguire, alle 20.30, è prevista la Santa Messa Solenne e la processione per le vie del paese, poi alle 21.30 è il momento della grande serata di chiusura con Gianni e la sua fisarmonica.

Buttogno è la prima frazione di Santa Maria Maggiore che si incontra entrando in Val Vigezzo e si sviluppa seguendo un progetto che localizza gli edifici rurali a monte e le case signorili con giardino a mezzogiorno.

Il centro storico dell’abitato, di impronta rurale, propone vecchie, bellissime stalle e cascinali in pietra, accanto ad edifici signorili come la vecchia casa del pittore Peretti e l’originalissima casa Simonis.

La casa di Petetti, che presenta uno schema architettonico neoclassico con finti rilievi, cornici, bordi sporgenti e false prospettive, fu comperata dallo zio della moglie di Carlo Giuseppe Peretti, che venne sistemata e decorata all’interno poco prima della nascita del figlio Lorenzo, che nel 1803, vi aggiunse l’affresco sul lato ovest, una Madonna tra Santi oggi quasi illeggibile.

Lorenzo Peretti frequentò l’Accademia di Belle Arti di Torino, formandosi alla scuola del Pécheux ed entrò nel gruppo di restauratori dei palazzi reali e in Val Vigezzo, dove lasciò molti affreschi, trovò due mecenati nei coniugi Borgnis-Bolongarono, che gli commissionarono diverse opere.

La storia di Casa Simons cominciò tra il XII e il XV secolo quando i Simonis, con altre 6 famiglie di Craveggia, fondano Santa Maria Maggiore e nel 1618 acquisirono Buttogno.

Nel 1704 Bernardino de’ Simonis di Vallario acquistò da Johannes Jacomalis un’ipoteca sulla casa, che dal XVI secolo divenne una fortezza con poche e piccole finestre protette da inferriate a museruola, poi nel 1715 la cede alla nuora Maria Elisabeth de’ Rubeis.

Infine nel 1794 il pronipote di Bernardino, Giovanni Battista, che per 40 anni fu banchiere in Germania, la restaurò con richiami al rinascimento italiano con timpani a triangolo e  facce barbute,  al rococò tedesco, con colori verde e oro.