Francesco 4 0

Il borgo di Chiusi della Verna, il santuario della Verna e i luoghi limitrofi in provincia di Arezzo, saranno animati dall’11 al 20 agosto dall’atteso festival Francesco 4.0

Sarà un modo per incontrarsi nella natura, nei luoghi dove San Francesco visse tra green economy,  cammini, clima, acqua, tempo, sole, stelle, risorse della terra, food, bosco, libri e tanto altro ancora.

La cittadina toscana, fino al santuario, diventerà una lunga via di Presepi e di esposizioni artistiche, ci sarà una mostra con i diorami più belli, e una di Presepi aperti con rappresentazioni da tutta Italia e dall’estero in occasione degli 800 anni del Presepe di San Francesco e della Regola Francescana.

Cuore dell’evento sarà il  monumentale presepe di luce a grandezza naturale che ogni sera dalle 20 fino a mezzanotte illuminerà  La Verna creando una suggestione unica con i luoghi dove passò San Francesco, circondato dagli alberi del parco che lo avvolgono, sotto il corridoio delle stimmate.

Si crea in questo modo un legame nel segno di San Francesco ancora più stretto che lega ancora oggi Greccio e La Verna, negli anniversari ottocentenari nel nome del santo.

Nel 2023 saranno 800 anni dall’approvazione della Regola e dalla rappresentazione del primo presepe, nel 2024 saranno ottocento anni dal ricevimento delle stimmate, nel 2025 si ricorderà il Cantico delle Creature e nel 2026 dell’ascesa al cielo di San Francesco.

Proposto dall’Associazione Nazionale Città dei Presepi e da Terre di Presepi, la rete presepiale più lunga d’Italia, il presepe di luce è stato realizzato dai presepisti di Castelfiorentino  che già lo scorso Natale avevano proposto alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma una rappresentazione con le stesse caratteristiche seppur di dimensioni assai più ridotte.

L’idea di realizzare il presepe di luce si rifà alla tradizione secondo cu,  quando nel 1224 Francesco d’Assisi ricevette le stimmate sul sacro monte della Verna, tutta la valle che era di fronte a lui si illuminò improvvisamente di una luce intensa e da allora la valle che si apre al di sotto del monte della Verna è chiamata Vallesanta.