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Fino al 3 settembre alla Rocca Sforzesca di Imola ci sarà Ad Astra, la mostra personale dello scultore Giovanni Bellettini, a cura di Beatrice Buscaroli.

Da sempre la scultura è per Bellettini un processo mentale, dove i concetti dell’ordine naturale si trasformano in forme assolute e si caricano di nuovi equilibri e tensioni.

Così ad Imola la Rocca Sforzesca è il suggestivo contesto di una mostra che propone un percorso orientato verso l’alto, verso il senso della bellezza, che raccoglie i momenti salienti della ricerca artistica dello scultore, presentando, in una quarantina di opere, la complessità del suo istinto alla verticalità.

Nato a Fanano, in provincia di Modena nel 1937, Bellettini, scultore autodidatta, ha svolto per decenni la sua attività come insegnante di disegno presso il liceo scientifico Valeriani di Imola. Dalla seconda metà degli anni Settanta ha cominciato a esporre, allestendo la prima personale presso il Cassero di Castel San Pietro nel 1983, poi ha continuato con  le sue opere, divise per serie, partecipando a mostre locali e nazionali, lavorando il vetro, il marmo, il legno e l’acciaio.

Inoltre dagli anni Ottanta ha ideato monumenti pubblici, come  il Monumento al donatore di sangue di Imola, il Monumento ai caduti della Resistenza per Castel San Pietro e l’importante Monumento ai Caduti della Polizia di Stato ad Imola del 2004.

Durante gli anni Ottanta e Novanta ha esposto in tutta la penisola, da Carrara a Erba, in provincia di Como, a Certaldo, a Gemona, a Imola, a Caserta.

Allestite all’interno della Rocca Sforzesca, le opere narrano un percorso di quasi cinquant’anni di attività, attraverso una selezione dei migliori lavori in marmo, acciaio, vetro e legno, dando conto così di un’intera vita, personale e artistica, spesa in ricerca, passione e creatività.

Dal vetro al marmo, questa opere mirano a una semplificazione che purifica le forme fino ad esaltarne una sorta di interna purezza, tralasciando il particolare che conduca al racconto, ma esaltando la ricerca di una sorta di linea verticale che sfida gli orizzonti della terra.

La mostra è organizzata dal Comune di Imola e Imola Musei, grazie al sostegno di Con.Ami e al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e per info, approfondimenti e modalità di partecipazione si può visitare il sito www.imolamusei.it, scrivere a musei@comune.imola.bo.it o telefonare al numero 0542 602609.