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Fino al 24 settembre presso il Museo Nazionale di Archeologia del Mare di Caorle si può visitare  la mostra Give peace a chance, con una serie di opere di 11 artisti contemporanei di fama nazionale, organizzata alla Direzione Regionale Musei Veneto e dall’Amministrazione Comunale di Caorle e curata da Matteo Vanzan.

Ispirandosi alla celebre canzone di John Lennon, Give peace a change racchiude nel titolo il nucleo stesso della sua essenza, infatti è una riflessione per mezzo delle arti visive contemporanee delle contestazioni sociali degli anni Sessanta, non solo rivolte alla Guerra del Vietnam, ma a tutte le guerre.

Give peace a chance non vuole essere una mostra sulla guerra, ma su ciò che rischia di far perdere, come gli  affetti, l’innocenza delle giovani generazioni, le case.

Questa esposizione vuole utilizzare l’arte visiva, come fatto da Pablo Picasso in Guernica e da molti altri artisti, per svolgere una riflessione sul una ricerca artistica in grado di dare dei messaggi, immortalati sulla superficie della tela.

Gli 11 artisti selezionati da Vanzan, che sono Guido Airoldi, Angelo Alessandrini, Manuela Bedeschi, Beppe Borella, Gabriele Brucceri, Andrea Meneghetti, Gabriele Magalini, Daniele Nalin, Donatella Pasin, Beatrice Sheridan e Maurizio Taioli, tra pittura, scultura, fotografia e installazioni, sono stati chiamati a riflettere sulla condizione di un’arte contemporanea rivolta alle dinamiche sociali ed antropologiche.

Inoltre la mostra consente di mettere in dialogo molti dei materiali archeologici esposti nell’allestimento permanente del museo con le opere contemporanee selezionate, in quanto portano attraverso strade e prospettive diverse a riflettere sullo stesso tema, ovvero il prezzo che una guerra impone in termini di perdita dei rapporti sociali, dei legami, dei propri beni e, da ultimo, della stessa esistenza, come nel caso dell’equipaggio del brigantino Mercurio coinvolto durante la battaglia di Grado del 1812, tra i cui membri vi erano anche ragazzi di 12-13 anni, imbarcati come mozzi, che morirono nell’affondamento del veliero.

La mostra è aperta al pubblico ogni fine settimana da venerdì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.00.