b1f5b385d6d82f540e14992db5b076

Manca poco la XX edizione del Festival della Mente di Sarzana, fra i più importanti del genere in Italia, che unisce letteratura, attualità, scienza, arte e musica e che  quest’anno si svolgerà nella cittadina delle due fortezze dall’1 al 3 settembre.

Il Festival della Mente è il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee, grazie alla partecipazione e condivisione dei momenti da parte di scrittori, artisti, storici, filosofi e scienziati, promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, e diretto da Benedetta Marietti. 

Ai 30 eventi in programma, si affiancheranno 26 appuntamenti per giovani e giovanissimi curati da Francesca Gianfranchi, intorno a scienza, tecnologia, arte, scrittura e disegno.

In piazza ci saranno  come sempre anche molti volontari,  oltre 250 studenti e studentesse delle scuole superiori e universitari che con la loro carica di energia ed entusiasmo trasformano il festival in una festa diffusa e partecipata.

Apre il Festival la lezione di Massimiliano Valerii, filosofo e scrittore, direttore generale del Censis, con la lectio magistralis Il processo di Galileo Galilei: la meraviglia e il disincanto e, dal mondo dell’infanzia a quello dell’età grande con Il tempo dello stupore, si terrà un dialogo tra la filosofa Gabriella Caramore e l’immunologa Antonella Viola, interrogate dall’autrice radiofonica Rosa Polacco.

Ma tornerà anche la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi, reporter di guerra e, per alimentare il dibattito continuo sull’informazione l’ospite sarà il vicedirettore de Il Post, Francesco Costa.

Poi ci saranno Guido Tonelli, Ersilia Vaudo, Sabrina Speich, Paolo Giordano, Elena Stancanelli, Alessandro Zaccuri, Alberto Riva, Alberto Rollo e tanti altri.

Da non perdere è l’escursione nelle vie delle maestà con L’umile bellezza dei fossi e delle Maestà,  un percorso di circa tre ore che condurrà i viandanti dal borgo di Giucano, frazione di Fosdinovo, per i sentieri che tagliano torrenti e fossi, come il Fosso del Campaccio, il Fosso della Michelina, il Fosso della Rocchetta e il torrente Calcandola,  e accedono alla morbida cresta delle Prade, balcone sulla cordigliera dell’alta Lunigiana, in un peregrinare tra paesaggi pittoreschi, racconti e piccole Madonne incise nel marmo o dipinte dentro il guscio delle cappelle.