La vera storia dei pirati, una serata dedicata ai dinosauri e le ricerche dei cacciatori di tsunami, sono alcune delle proposte selezionate da Marco Castiglioni per la sesta edizione di Varese Archeofilm che nella serata finale di sabato 9 settembre, insieme alle premiazioni, ospiterà le proiezioni fuori concorso sulle storie delle missioni dei fratelli Angelo e Alfredo Castiglioni, etnologi e archeologi a cui è intitolato il museo sito nel parco di Villa Toeplitz.
Quest’anno il festival internazionale del cinema di archeologia, arte, ambiente ed etnologia condotto da Giulia Pruneti, non si terrà ai Giardini Estensi come in precedenza ma alla Sala Montanari di via dei Bersaglieri, con apertura fissata per mercoledì 6.
Mercoledì 6 settembre ci sarà La vera storia dei pirati (Francia, Stéphane Bégoin) su come una ricerca del un team di archeologi rivela chi erano veramente questi avventurieri senza paura e questi padroni del mare, oltre a un icontro/intervista con Katia Visconti, professore associato, presidente del CdS in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’Università degli Studi dell’Insubria.
Con L’anello di Grace (Italia, Dario Prosperini) si racconta di come nel 1902, quando la famiglia Vannozzi decise di ampliare la propria casa colonica a Monteleone di Spoleto, venne alla luce il carro d’oro, una biga etrusca unica al mondo su cui era raffigurato il ciclo completo della vita dell’eroe omerico Achille.
Ma poco dopo il reperto sparì misteriosamente e riapparve nel 1903 in una teca del Metropolitan Museum di New York.
Giovedì 7 settembre in Al tempo dei dinosauri (Francia-Giappone, Pascal Cuissot in collaborazione con Yusuke Matsufune e Kazuki Ueda) il pubblico imparerà, in un viaggio attraverso il pianeta, a conoscere comportamenti e caratteristiche precedentemente inaspettati con un documentario coinvolgente e spettacolare.
Ci sarò un incontro/intervista con Silvio C. Renesto, professore di paleontologia dell’Università degli Studi dell’Insubria, editore associato della Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia e membro del comitato scientifico transnazionale Unesco per il sito del Monte San Giorgio e in Jurassic Cash” (Francia, Xavier Lefebvre) si darà uno sguardo al nuovo pericoloso business dei fossili di dinosauro.
Venerdì 8 settembre in Mamody, l’ultimo scavatore di baobab” (Francia, Cyrille Cornu) si racconterà come, nel sud-ovest del Madagascar, gli abitanti del piccolo villaggio di Ampotaka hanno trovato una soluzione unica per immagazzinare l’acqua e Water is life (Turchia, Anıl Gök). È su quelle persone che portano acqua, l’ancora di salvezza, ai pesci che cercano di sopravvivere in un lago prosciugato della Turchia, oltre a un incontro/intervista con Camilla Galli, climatologa del Centro Geofisico Prealpino di Varese
In Tsunami, una minaccia globale (Francia, Pascal Guérin) utilizzando tecnologie all’avanguardia, video amatoriali, Cgi e ricostruzioni dei disastri del passato, l’équipe scientifica di “cacciatori di tsunami” cerca di ricostruire scenari spettacolari, e allo stesso tempo minacciosi, di un prossimo futuro.
Sabato 9 settembre Dall’acqua all’acqua (Italia, Angelo e Alfredo Castiglioni) sarà la cronaca della missione del 1977 effettuata dai fratelli Castiglioni attraverso il deserto del Sahara per aprire una nuova pista di 2.500 chilometri da Gao (Mali) a N’guigmi (Niger) per congiungere il fiume Niger con il lago Ciad, allora ancora in buona parte inesplorata tra comunità Tuareg isolate, giacimenti fossiliferi, numerosi graffiti preistorici e una carovana morta di sete.
Da non perdere è l’incontro/intervista con Luigi Balbo, esploratore e fotografo, Barbara Cermesoni, archeologa e conservatrice museale ai Musei Civici di Varese, e Serena Massa, archeologa, docente dell’Università Cattolica, responsabile degli scavi archeologici di Adulis in Eritrea.
Infine Dall’Egitto faraonico all’Africa di oggi (Italia, Alfredo e Angelo Castiglioni) spiega di come nei templi, nelle tombe e nelle mastabe degli antichi Egizi si trovano numerose testimonianze che rappresentano la quotidianità di questa civiltà del passato.
La documentazione realizzata dai fratelli Castiglioni in oltre trent’anni di ha permesso di mettere a confronto le raffigurazioni dei monumenti faraonici con momenti di vita di alcune popolazioni africane rimasti immutate nel tempo, che sono di notevole valore didattico e scientifico.