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Una delle chiese più antiche della Lombardia…

Non ci sono molte notizie su chiese paleocristiane preesistenti al Duomo di Cremona, ma si ipotizza che ve ne fossero almeno due prima del 26 agosto 1107 quando, come dimostra l’iscrizione della pietra di fondazione, cominciarono i lavori di edificazione.

Fu un terremoto, come narrò anni dopo il vescovo Sicardo, ad interrompere nel 1117 i lavori, ripresi poi nel 1129 e molto del materiale del vecchio edificio viene riutilizzato, compresi alcuni elementi decorativi come i profeti del portale maggiore.

L`aspetto originale del Duomo, di impianto romanico,  era di tipo basilicale, senza transetto, a 3 navate absidate, delle quali quella centrale è coperta a capriate con tetto a vista, mentre la facciata  era in cotto con profilo a salienti ed un solo ingresso.

Già nel Duecento l`edificio vide una serie di profonde trasformazioni tra cui la costruzione delle volte gotiche in muratura della navata centrale e l`edificazione del transetto e all`inizio del Trecento venne ultimato il Torrazzo, una torre civica a carattere difensivo, diventato poi l`altissimo campanile del Duomo.

A partire dal 1413 furono costruite le volte delle navate laterali, quelle della navata centrale e quelle dei transetti, il ciclo pittorico dell`Antico Testamento viene realizzato in questi anni e la data di conclusione dei lavori fu il 1430.

Da vedere all’interno del Duomo sono le storie di Giuseppe e dei suoi fratelli del transetto Sud e quelle di Giacobbe, Rebecca ed Esaù del transetto Nord, uno dei pochi esempi occidentali di rappresentazione in quell`epoca dell`Antico Testamento all`interno di un edificio sacro.

Alla fine del secolo iniziò anche la sopraelevazione della parte centrale della facciata del Duomo con le due volute e il frontone che oggi la caratterizzano, inoltre arrivarono tra i tesori della chiesa la Grande croce d`argento nel 1478 e lo splendido coro canonicale intagliato e intarsiato da Giovanni Maria da Piadena, detto il Platina.

La grande stagione artistica della Cattedrale cominciò dai primi anni del Cinquecento, con la grande impresa pittorica che interessò l`abside e le pareti della navata centrale per mano di Boccaccio Boccaccino e continuò con gli interventi di Gianfrancesco Bembo, Altobello Melone, Girolamo Romanino, il Pordenone e Bernardino Gatti, che chiuse nel 1529 e la pala dell`Assunta fu commissionata a fine secolo a Bernardino Gatti.

Allo stesso periodo risalgono le tele che decorano le cappelle della Madonna del Popolo e del Santissimo Sacramento.

Nel 1629 i costruttori del Duomo commissionarono  12 arazzi con le storie di Sansone per ornare la navata centrale, poi fabbricati a Bruxelles, oggi esposti al pubblico in occasioni speciali, cui segì la decorazione ottocentesca delle pareti del presbiterio con 4 episodi evangelici legati alla Risurrezione realizzati da Giuseppe Diotti.

Nella piazza del Duomo, frutto di un lavoro di demolizione iniziato nella seconda metà dell`Ottocento fino ai primi anni del Novecento, si trova la pietra di fondazione, conservata sopra la porta d’ingresso della sagrestia dei canonici, con la data in cui è cominciata la costruzione del massimo tempio cittadino, che era il 26 agosto 1107, mentre a reggere l`iscrizione sono Enoch ed Elia, due figure di cui l`Antico Testamento non narra la morte, viste come simbolo dell’immortalità della Chiesa.