Tutto è pronto per la quinta edizione del Lake Como Design Festival, che si terrà dal 16 al 24 settembre e avrà come titolo Naturalis Historia.
Il festival avrà l’osservazione della natura come filo conduttore partendo dall’omonima opera di Plinio il Vecchio di cui Como celebra il bimillenario dalla nascita, avvenuta in questa città nel 23 d.C.
Nei 37 volumi che compongono la sua opera Plinio esprime il suo carattere eclettico e curioso attraverso un trattato complesso che si muove tra la geografia e l’antropologia, tra la zoologia e la botanica, tra la medicina, la mineralogia, la lavorazione dei metalli e la storia dell’arte.
Questa monumentale enciclopedia, che per secoli ha rappresentato una fonte fondamentale di conoscenza per scienziati e intellettuali, è l’ispirazione per il Lake Como Design Festival 2023 e il suo programma ricco di mostre, conferenze, installazioni.
Il tema è anche l’ispirazione per i progetti che comporranno Contemporary Design Selection, la sezione del festival dedicata alle proposte di designer e artisti indipendenti, editori e gallerie.
Tutti i lavori, selezionati da Lake Como Design Festival insieme a Giovanna Massoni tra quelli inviati attraverso l’open call, verranno esposti durante il festival in una location unica, oltre ad essere messi all’asta da Catawiki, piattaforma del settore delle aste online e partner della manifestazione.
La mostra, curata da Giovanna Massoni, verrà incentrata sul design come repertorio condiviso e interconnesso di oggetti e sperimentazioni, di materiali e di tecnologie che sfidano il cambiamento climatico e la scarsità di risorse naturali, attualizzando così la ricerca di Plinio e la sua opera.
Il design contemporaneo si trova spesso ad affrontare il rapporto delle cose e del consumo con le difficoltà che il pianeta vive e con la sua stessa sopravvivenza e per questo il compito dei creativi di oggi è di considerare in modo nuovo e diverso il materiale, gli strumenti, l’ambiente, la natura e la società.
Così il nuovo design parla di sostenibilità, circolarità e bioecologia, di materiali rigenerativi, di processi non estrattivi e di risorse locali, attivando collaborazioni interdisciplinari e sistemi di produzione a basso impatto ambientale, condivisibili, adattabili, modulabili.