Cento anni dell’azienda che fa sognare grandi e piccoli…

Sebbene oggi sia una tra le più grandi Società del mondo, la Walt Disney Company esordì come piccolo studio di animazione, nel garage del nonno di Walt e Roy Disney, inaugurato il 16 ottobre 1923 con la serie Alice nel paese delle meraviglie. 

Nel 1925, Walt Disney convinse suo fratello a rinominare lo studio e nacquero così i Walt Disney Studios.

Dopo diversi successi, e insuccessi, i primi cartoni animati di Topolino, rispettivamente Plane Crazy e Steamboat Willie,  si rivelarono al grande pubblico, nel 1928, ed erano i primi con il sonoro. Walt Disney fu, così, in grado di espandere la sua azienda con le filiari della Walt Disney Enterprises, Disney Film Recording Company e Liled Realty and Investment Company.

Nel corso degli anni Trenta ci fu  l’introduzione di quelli che sarebbero diventati alcuni tra i personaggi più amati della Disney, come Pluto, nel 1930, Pippo nel 1932 e Paperino, nel 1934 e nel 1937 che uscì il primo lungometraggio d’animazione, Biancaneve e i sette nani, oggi un  cult nella storia del Cinema.

L’anno successivo, le società vennero fuse con il nome di  Walt Disney Productions e, nel 1940, la casa di produzione fece uscire due classici come Pinocchio e Fantasia.

Nonostante l’espansione degli Studios, l’incursione degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale causò un rallentamento della produzione cinematografica e la Disney decise di dedicarsi alla propaganda governativa.

I successivi 10 anni proseguirono con film a basso budget, infatti Bambi rimase in produzione per 6 anni, prima della sua uscita nelle sale.

Nel 1950, la Disney si riprese, con l’uscita di Cenerentola e, nel 1952, venne avviato il progetto del parco a tema Disneyland.

La morte di Walt nel 1966 non mise la parola fine alla vita di un colosso che non aveva eguali.

Nel 1983, la Disney divenne internazionale con l’apertura di Tokyo Disneyland, subì anche tentativi di acquisizione durante questo periodo, ma alla fine si riprese e ebbe un lungo periodo di successo con  Michael D. Eisner come presidente.

La Disney continuò ad espandere la sua influenza nel mercato dagli anni Ottanta, a partire da Disney Channel on cable, oltre a ideare studi, come Touchstone Pictures, ottenere una base ancora più ampia nel settore.

Nel 2005, Bob Iger venne scelto per assumere il ruolo di CEO da Eisner e un anno dopo la Disney acquistò Pixar per aprirsi allo sviluppo dei suoi studi di animazione digitale, con enormi successi cinematografici come Toy Story, Alla ricerca di Nemo”e Gli incredibili tra gli altri.

Iger divenne presidente nel 2009 e riportò la società su prodotti più orientati alla famiglia.

Nel 2009, la società acquisì la Marvel Entertainment e annunciò alla fine del 2012 l’acquisizione della Lucasfilm,  che includeva il franchise di Star Wars, poi ha continuato la sua espansione digitale nel 2014 acquisendo i produttori di contenuti di YouTube Maker Studios, trasformando la rete in Disney Digital Network nel 2017.