Con l’avvicinarsi alle festività natalizie, Torino si prepara, come da 26 anni, alle Luci d’Artista, il momento in cui la città si trasforma in un museo a cielo aperto di opere luminose.
Le Luci d’Artista all’inizio nacquero come inedite luminarie per celebrare le feste natalizie e da subito furono l’ oggetto di un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica di installazioni d’arte contemporanea, espressione di una cultura alta capace di comunicare con tutti, come affermava Fiorenzo Alfieri, che ne era stato l’ideatore.
La scelta di accendere la Luce della cultura a Torino e nelle sue periferia nasce dalla volontà di celebrare una tradizione che unisce la cittadinanza sotto il segno dell’arte, come valore condiviso.
Inoltre sono state attivate nuove iniziative rivolte a scuole, famiglie e comunità locali per favorire l’accesso a questo patrimonio collettivo, coinvolgendo tutti i musei e i centri d’arte dedicati al contemporaneo.
Dal 27 ottobre all’8 gennaio le strade e le vie del capoluogo piemontese, nelle varie Circoscrizioni, torneranno a brillare grazie alle opere luminose di molti artisti contemporanei italiani e stranieri, con nomi come Daniel Buren, Piero Gilardi, Jenny Holzer, Rebecca Horn, Joseph Kosuth, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio.
In tutto saranno, anche per quest’anno, oltre una trentina di installazioni, sparpagliate sul territorio urbano, dalla collina alla periferia.
E già in città si respira l’aria natalizia, mentre si lavora per la loro collocazione in un vero museo a cielo aperto che come ogni anno si inaugura in vista anche di Artissima, uno degli eventi artistici torinesi più rinomati, che quest’anno compie 30 anni.
I torinesi sono già stati sorpresi con il naso all’insù nel guardare i tecnici, intenti a piazzare fili e strutture, dato che in piazza Palazzo di Città si può già individuare l’ormai leggendario Tappeto volante di Daniel Buren, mentre nella Galleria Umberto I a Porta Palazzo, stanno montando l’opera di Marco Gastini e in via Roma già si può vedere il Planetario di Carmelo Giammello.
Luci d’Artista è curato per la prima volta da Antonio Grulli, il primo esperto chiamato a svolgere questo compito, che si occuperà anche dell’edizione 2024-2025.