Fino al 10 marzo 2024 è da vedere presso il Museo delle Culture di Milano la mostra Rodin e la danza, che illustra il ruolo chiave della danza nell’ispirare la produzione artistica di Auguste Rodin e l’influsso che le opere dell’artista hanno ancora oggi sulla danza contemporanea.
L’esposizione. promossa dal Comune di Milano (Cultura), prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e curata da Aude Chevalier, Elena Cervellati e Cristiana Natali, vede la collaborazione con il Museo Rodin di Parigi da cui provengono 53 opere, con 15 statuine di danzatrici dedicate dall’artista francese a Movimenti di danza, di cui 14 provengono dal museo parigino, e a questo nucleo, in occasione della mostra, è affiancata una quindicesima statuetta, conservata presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
La raccolta delle 15 sculture presenta il lavoro di Rodin nello studio dei movimenti della danza occidentale come massima espressione nell’arte plastica e scultorea.
Il mondo delle danzatrici permise a Rodin di rappresentare la possibilità di movimento che il corpo umano rivela attraverso la danza, soddisfacendo così il desiderio di leggere e tradurre in forma estetica la vita dei corpi, il loro movimento, la loro energia ed espressione.
Secondo tema della mostra è il rapporto di Rodin con la cultura extraeuropea del sud-est asiatico, che fu un momento di svolta per il canone classico di bellezza plastica che ha rinnovato profondamente la cultura e le pratiche artistiche occidentali, affiancando ai disegni di danzatrici cambogiane di Rodin, una selezione di oggetti cambogiani provenienti da collezioni museali etnoantropologiche italiane e immagini lasciate dalla danza cambogiana nella cultura italiana.
A conclusione del percorso espositivo la terza sezione della mostra esplora, attraverso un confronto tra 7 capolavori di Rodin e 6 coreografie concepite tra il 1990 e il 2021, il legame e la contaminazione tra la ricerca di Rodin e il mondo della danza. L’artista ha dedicato tutta la sua vita ad allo studio dei corpi delle ballerine, analizzandone i gesti più significativi e cogliendo la vera essenza della danza.
La ricerca di Rodin anticipa la questione del ritmo e della danza, di estremo interesse sia per i giovani scultori della sua epoca, sia per i coreografi e i danzatori che ancora oggi traggono ispirazione continua dalle sue opere.
La sorprendente libertà di sperimentazione di Rodin lo portò ad occupare ancora oggi un ruolo di rilievo non solo tra l’Ottocento e il Novecento, ma anche tra la fine di una tradizione e l’inizio di una nuova visione, con una contaminazione tipica delle più recenti sperimentazioni artistiche.
La mostra Rodin e la danza è visitabile nei seguenti orari : lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30.
Sono previste aperture straordinarie mercoledì 1 novembre (Tutti i santi) 9.30-19.30; giovedì 7 dicembre (Sant’Ambrogio) 9.30-22.30; venerdì 8 dicembre (Festa dell’Immacolata Concezione) 9.30-19.30; domenica 24 dicembre (Vigilia di Natale) 9.30-14.00; lunedì 25 dicembre (Natale) 14.30-19.30; martedì 26 dicembre (Santo Stefano) 9.30-19.30; domenica 31 dicembre (San Silvestro) 9.30-14.00; lunedì 1 gennaio (Capodanno) 14.30-19.30 e sabato 6 gennaio (Epifania) 9.30-22.30.