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Simbolo dell’autunno e di Halloween, la zucca fa parte delle specie vegetali appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae, e la sua  storia  cominciò grazie alla lagenaria (Lagenaria siceraria), una specie caratterizzata da un frutto cilindrico e allungato, importata dai popoli fenici, i quali cominciarono a coltivarla lungo le foci dei fiumi italiani.

In seguito la coltura della lagenaria si ampliò tanto che prima gli etruschi e poi gli antichi romani furono affascinati da questo frutto. sono infatti molte le testimonianze che esaltano la zucca, come quella di Plinio, che ne sottolinea le doti definendola come un balsamo.

Nei secoli le credenze e le superstizioni intorno alla zucca si moltiplicarono, a causa delle sue caratteristiche, infatti si sviluppa con estrema velocità e ha un frutto di grandi dimensioni, che talvolta presenta forme e colori molto particolari.

Queste qualità fecero che nell’immaginario collettivo la zucca divenisse simbolo della resurrezione ma si perse l’abitudine di utilizzarne la polpa, a favore dei semi, spesso tostati prima di essere consumati.

Citata nella Bibbia, da Dante Alighieri e persino da Leonardo da Vinci, la storia della zucca ebbe però una svolta dopo la scoperta delle Americhe e intorno al XVI secolo, quando vennero importate le zucche tonde e arancioni.

Da allora la zucca divenne una vera e propria prelibatezza tanto da ricoprire ruolo primario in cucina ed è protagonista di numerose credenze e riti, tanto che anche in Italia il 31 ottobre è divenuta abitudine festeggiare Halloween,  una festività dalle origini antichissime che si è mantenuta e evoluta nei secoli arrivando fino ai giorni nostri.

Pare che Halloween fosse festeggiato  in Irlanda già intorno al 500 a.C., quando i popoli autoctoni erano soliti festeggiare il Samhain, cioè la fine dell’estate, verso fine ottobre.

Durante l’ultima notte del mese si dovevano spegnere tutti i focolari tranne i fuochi sacri dei druidi, che avrebbero avuto la forza di allontanare gli spiriti nefasti e assicurare raccolti abbondanti nella stagione seguente e l’arrivo del cristianesimo nell’isola britannica il rito venne modificato, mantenendo l’usanza di accendere dei fuochi propiziatori contro le sventure durante la notte precedente il giorno di Ognissanti.

Fu così che gli irlandesi cominciarono a coltivare rape e patate dove inserivano fuochi che, protetti e alimentati dagli ortaggi, potevano rimanere accesi per molte ore durante la notte.
Nacque così la tradizione di Halloween, da una contrazione dell’inglese All Hallows’ eve che in italiano si traduce come Vigilia di Ognissanti.

La storia della zucca di Halloween cominciò solo nell’Ottocento, quando molti irlandesi emigrarono verso gli Stati Uniti d’America di seguito alla carestia, cos’ la tradizione mutò e le luci propiziatorie vennero inserite all’interno della zucca arancione.

Data la facilità con cui la zucca  si poteva lavorare, si aggiunsero altri  significati e la figura antropomorfa incise sulle zucche di Halloween divenne un simbolo per scongiurare l’avvento degli spiriti funesti.

La tradizione di Halloween si diffuse rapidamente in tutti gli Stati Uniti tanto da divenire simbolo del popolo e, successivamente, fu esportata in tutto il mondo occidentale.