microeditoria 2023

L’obiettivo della Microeditoria 2023, che si terrà dal 3 al 5 novembre a Chiari, come sempre in Villa Mazzotti, è  di avere Paesi come pagine all’insegna della bibliodiversità per una 21esima edizione dal respiro internazionale, con il gemellaggio con il Marocco che conferma  l’unicità di una rassegna capace di valicare anche i confini nazionali.

Come sempre oltre ai 100 stand di piccoli e micro editori visitabili dalle 10 alle 20, saranno tanti gli ospiti che si alterneranno nella tre giorni, dedicata ad Achille Platto, figura storica nel panorama della scrittura e del teatro dialettale bresciano, nato a Castrezzato ma cresciuto a Chiari, scomparso a 75 anni lo scorso giugno.

Venerdì 3 novembre, dopo la cerimonia di apertura, ci sarà l’incontro Enigma Palermo, che avrà come relatore Leoluca Orlando, già sindaco della città siciliana per 22 anni e, sabato 4, arriverà la  scrittrice marocchina Rita El Khayat con l’ambasciatore del Marocco Youssef Balla.

Nel pomeriggio di sabato tornerà a Chiari anche Omar Pedrini alle 17 per parlare di rock, inoltre la giornata vedrà l’arrivo alla rassegna della Microeditoria di Dori Ghezzi alle 18 per raccontare  alcuni aneddoti tratti dal libro Lui, io, noi, dedicato a Fabrizio De Andrè.

La giornata di chiusura vedrà come  ospiti Roberto Piumini, Piero Dorfles, Francesco Permunian e, alle 17,  Gad Lerner.

Alla Microeditoria avranno spazio anche gli autori locali  Alberto Fossadri, passando per i gialli del Giudice Albertano e del Brigadiere del Carmine, nati dalla penna di Enrico Giustacchini il primo, il secondo da quella di Enrico Mirani.

L’idea della rassegna nacque quando il Comune di Orzinuovi, limitrofo a Chiari, decise  di non dare seguito allo svolgimento di una rassegna editoriale molto apprezzata dai piccoli editori, che in quel modo potevano farsi conoscere sul territorio bresciano.

Angelo Mena, titolare della casa editrice GAM e tra gli editori che partecipavano alle iniziative del Comune di Orzinuovi, fece in modo di dar seguito a quell’esperienza rinnovandola, in modo da mantenere vivo uno spazio dedicato ai piccoli editori nella provincia di Brescia.

Sullo stimolo di quella indicazione vennero fatti sondaggi e interviste presso piccoli editori di tutta Italia, che confermarono l’interesse per una manifestazione dedicata a valorizzare la loro produzione.

Alla luce dei risultati l’Associazione Culturale L’Impronta e il Comune di Chiari approvarono la proposta e affidarono ad Angelo e Daniela Mena l’organizzazione, così si scelse di creare una nuova parola usando il termine micro da intendere come la precisa traduzione in greco della parola piccolo.

In seguito Microeditoria è entrato nel linguaggio comune per designare gli editori che producono meno di 10 titoli l’anno.

Lo sforzo per organizzare la prima edizione del 2003 fu premiato con l’adesione di oltre 3.000 persone e 50 micro e piccoli editori, favoriti dalla presenza di Alda Merini e di Corrado Augias, che confermarono la credibilità dell’iniziativa.

Negli anni la fiera è cresciuta diventando uno dei più noti appuntamenti dell’editoria italiana e dal 2011 la Rassegna della Microeditoria di Chiari è tra le tre fiere di settore dedicata alla piccola e media editoria più importanti insieme a Pisabook Festival (Pisa) e a Più libri più liberi (Roma) ed è la manifestazione più grande della Lombardia.

La Microeditoria è divenuta così un importante punto di riferimento del Nord Italia, al punto da diventare il motivo che fece meritare a Chiari il titolo di prima Capitale italiana del Libro nel 2020, su indicazione del ministro Dario Franceschini.