E’ scomparso a 100 anni l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, lo riporta il Washington Post una nota precisando che il politico è morto nella sua casa in Connecticut. Kissinger esercitò un potere senza pari sulla politica estera degli Stati Uniti negli anni 70, durante le amministrazioni dei presidenti Richard M. Nixon e Gerald Ford, e per decenni successivi, in veste di consulente e scrittore, espresse opinioni di grande rilievo per la conduzione statunitense degli affari globali.
Henry Heinz Alfred Kissinger nacque a Fürth, una città della Franconia, regione a nord della Baviera, il 27 maggio 1923, in una famiglia di origini ebraiche che nel 1938, in seguito alle persecuzioni dei nazisti, lasciarono la Germania e si stabilirono a New York.
Kissinger lavorò di giorno come operaio e studia la sera, per poi ottenere la cittadinanza statunitense nel 1943, fu assoldato da un organismo di controspionaggio come traduttore dal tedesco all’americano.
Nel 1950 conseguì la laurea a pieni voti, ma continuò gli studi fino al 1954, in seguito si avvicinò a Nelson Rockefeller, che lo introdusse alla politica.
Quando nel 1968 Richard Nixon divenne il più probabile vincitore delle elezioni presidenziali, Kissinger divenne il suo consigliere, fu nominato Segretario di Stato e il suo operato si concentrò ad allentare la tensione con l’Unione Sovietica, al punto da negoziare il trattato SALT (Strategic Arms Limitation Talks, Trattato per la limitazione degli armamenti strategici) e l’ABM (Trattato Anti Missili Balistici).
Nel 1971 fece due viaggi segreti in Cina in preparazione del viaggio di Nixon dell’anno successivo, avviando la normalizzazione delle relazioni tra USA e Repubblica Popolare Cinese.
Quando nel 1973 fu assegnato a Kissinger e a Le Duc To il premio Nobel per la pace per il fermate il fuoco del conflitto vietnamita, Le Duc To rifiutò il premio per il protrarsi del conflitto che successivamente si aggravò ulteriormente.
Negli anni Kissinger fu accusato di aver avuto un ruolo di sostegno per Augusto Pinochet e il suo colpo di stato militare in Cile, contro il presidente socialista Salvador Allende dell’11 settembre 1973.
Dopo che nel 2001 furono formalizzate precise accuse e aperte diverse inchieste, Kissinger dovette comparire presso la magistratura francese a Parigi, per testimoniare sulla sparizione di cinque cittadini francesi nei primi giorni della dittatura di Pinochet.
Negli USA dopo lo scandalo Watergate, che portò Nixon alle dimissioni, Kissinger continuò ad essere molto popolare tanto che Gerald Ford gli chiese di rimanere alla segreteria di Stato durante la sua amministrazione.
Alla fine del 1975 Ford e Kissinger incontrarono a Giacarta Suharto, presidente indonesiano, evento che indirettamente portò all’approvazione dell’invasione di Timor Est, che vide il massacro di oltre 200.000 abitanti di un territorio a maggioranza cattolica.
Dopo la fine del mandato di Ford, Kissinger non ebbe più alti incarichi di stato, partecipò ad attività di gruppi politici e svolse attività di consulente e conferenziere oltre che scrittore.
Nel 2000 fu eletto membro onorario del Comitato Olimpico Internazionale e nel 2006 Papa Benedetto XVI gli chiese di far parte del suo gruppo di consulenti di politica estera.