Ford Madox Ford 009

Uno degli scrittori più importanti del primo Novecento inglese…

Ford Hermann Hueffer nacque a Merton, nel Surrey, il 17 dicembre 1873 e, primogenito del critico musicale tedesco Francis Hueffer, assunse nel 1919 il cognome di Ford.

Il nonno materno era il famoso pittore preraffaellita Ford Madox Brown, mentre quello paterno aveva ereditato l’impresa editoriale di famiglia.

Ford cominciò la carriere di scrittore nel 1891 con The Brown Owl, una fiaba scritta per intrattenere la sorella Juliet e dopo un’altra fiaba, The Feather, pubblicò il romanzo The Shifting of the Fire, che suscitò l’attenzione di Joseph Conrad.

Nel 1893 lo scrittore cominciò una difficile relazione con Elsie Martindale, ostacolata dai genitori di lei che vedevano in Ford un ragazzo dalle condizioni economiche precarie e dalle posizioni anarchiche e socialiste.

La depressione che ne seguì portò Ford a meditare sovente circa l’idea del suicidio, come si legge nelle lettere che scrisse ad Elsie e in The Question at the Well, suo primo volume di poesie, pubblicato nel 1893 sotto lo pseudonimo di Fenil Haig.

Elsie scappò di casa e i due, minorenni, si sposarono in gran segreto il 17 maggio 1894, annullando il valore legale dell’autorità paterna.

Trasferitosi in campagna per curare un grave esaurimento nervoso Ford incontrò nel 1898, grazie all’amico Edward Garnett, il romanziere Joseph Conrad e avviò una stretta collaborazione che durò quasi dieci anni, con le opere The Inheritors (1901), Romance (1903) e l’incompiuto The Nature of a Crime (1906) inoltre idearono le tecniche che permisero  alle loro opere di distinguersi dai canoni del romanzo dell’epoca.

Ford vedeva il ruolo del romanziere come quello di uno storico, mirando a raccontare in modo particolare l’atmosfera del suo  tempo, lasciando come  contorno i fatti realmente accaduti e storicamente provati, oltre ad avere  per questi una sorta di avversione, seguendo le lezioni del realismo francese di Flaubert, da cui derivava  l’eliminazione della figura del narratore, annullando così l’impressione del lettore di trovarsi di fronte a fatti reali.

Inoltre Ford criticò i romanzieri come Fielding e Thackeray, ai quali contestava  il modo di fornire visioni stereotipate della vita.

La produzione letteraria di Ford vede oltre 80 opere  tra prosa, poesia, saggi e biografie e tra i suoi titoli più famosi ci  sono il romanzo Il buon soldato (1915) e la saga in quattro parti La fine della parata (1924-1928).

Originariamente il titolo de Il buon soldato avrebbe dovuto essere “The saddest story ma, dato che venne  pubblicato nel pieno della prima guerra mondiale, gli editori persuasero Ford a trovare un titolo meno deprimente e più patriottico.

L’incipit del romanzo mantenne comunque l’originaria impostazione “This is the saddest story I have ever heard…” per raccontare di due coppie che sono coinvolte in un complesso legame amoroso raccontato da uno di loro che, dopo la morte della moglie e del suo amante, sposa nel finale del romanzo una giovane affetta da turbe psichiche, ma senza perdere il suo distacco nel confronti della vita.

Nelle riviste dirette da Ford, The English Review e The Transatlantic Review, comparvero le opere di autori che avrebbero lasciato un segno nella storia della letteratura del Novecento, come D.H. Lawrence, Ernest Hemingway, Ezra Pound, T.S. Eliot e James Joyce.

Ford Madox Ford morì a Deauville, in Francia, il 26 giugno 1939.