L’autrice che segnò per sempre la letteratura per bambini inglese del Novecento…

Helen Beatrix Potter nacque a Londra nel quartiere di South Kensington, il 28 luglio 1866 in una famiglia molto ricca e visse l’infanzia accudita ed educata dalle governanti, senza molti contatti con gli altri bambini.

Quando il fratello Bertram cominciò ad andare scuola, Beatrix rimase con i suoi adorati animali domestici: rane, salamandre, furetti, persino un pipistrello, ma i suoi preferiti erano due conigli, Benjamin e Peter che cominciò a ritrarre sin da piccola.

Ogni estate tutta la famiglia Potter si trasferiva nella regione dei Grandi Laghi, famosa per essere stata, agli inizi del diciannovesimo secolo, la meta preferita dei poeti romantici come William Wordsworth e Samuel Coleridge.

In quegli anni la Potter conobbe Canon Hardwicke Rawnsley, il vicario locale, il quale le insegnò l’importanza di preservare la fauna locale e tenere lontano il turismo, che proprio all’epoca cominciava a invadere la regione.

Nonostante i suoi interessi e le sue ambizioni, i genitori impedirono alla giovane di proseguire gli studi e di dedicare tempo ad interessi intellettuali.

Così la giovane Potter, a partire dai 15 anni, cominciò a scrivere un diario, ma usando un codice segreto, che fu  decodificato solo 20 anni dopo la sua morte.

Lo zio cercò di inserirla come studentessa presso i Giardini Botanici di Kew, ma la sua richiesta fu respinta perché donna.

Dato che l’unico modo che ha per osservare la natura al microscopio è ritrarla, la Potter eseguì tantissimi illustrazioni di funghi e licheni, che la fruttarono la fama di esperta micologa, infatti una raccolta con 270 acquarelli, in cui i funghi sono disegnati con estrema minuzia, è presente alla Armitt Library di Ambleside.

L’Accademia di scienze britannica rifiutò di pubblicare le sue illustrazioni scientifiche, sempre perché era donna.

Nel 1901 decise di pubblicare a sue spese La storia del coniglio Peter, un libro illustrato per ragazzi e una delle 250 copie arrivò a Norman Warne, capo della casa editrice Frederick Warne & Co., il quale decise di dare alle stampe il racconto che, dal giugno del 1902 fino alla fine dell’anno, vendette 28.000 copie.

La Potter nel 1903 pubblicò un nuovo racconto, La storia dello scoiattolo Nutkin, che ebbe altrettanto successo.

Dai proventi dei suoi libri Beatrix riuscì a raggiungere la tanto agognata indipendenza economica. Nel 1905 cominciò a frequentare Warne, ma fu costretta a farlo di nascosto per l’opposizione dei suoi genitori.

Beatrix poi ruppe definitivamente con la sua famiglia ma non riuscì a sposare Norman, il quale si ammalò di anemia fulminante e morì nel giro di poche settimane.

A 47 anni la scrittrice sposò il procuratore William Heelis, assieme al quale si trasferì in una grande fattoria a Sawrey, nella regione dei Laghi, con cani, gatti e un porcospino chiamato Mrs. Tiggy-Winkle, oltre ad allevare le pecore.

Dopo la morte dei genitori Beatrix usò la sua eredità per comprare terreni nella regione e assieme al marito si trasferì a Castle Cottage, dove morì il 22 dicembre 1943.