croquembouche

Il simbolo della tavola del giorno di Natale in Francia, un dolce dalla storia molto singolare….

Il croquembouche non è solo un dolce, ma è anche uno più iconici dessert della cucina francese, oggi famoso in tutto il mondo, composto da una montagna di bignè ripieni di crema chantilly, crema pasticciera o panna, tenuti insieme da filamenti di caramello.

La lavorazione di questo piatto fa parte dell’hautre cuisine, copè l’arte di fare cucina in modo spettacolare, ma raffinato, che è dai sapori decisi, ma equilibrati fra di loro, come dimostra il fascino acquisito fin da subito.

Il croquembouche nacque infatti nella Francia del XIX secolo, dalla mente del Maître Pâtissier Marie Antoine Carême, una delle figure più emblematiche della cucina francese e inventore della stessa grande cuisine.

Si racconta che Carême, dopo essere stato al servizio del ministro Talleyrand, dello zar Alessandro I di Russia, di Giorgio IV d’Inghilterra e dei Rothschild,  nel 1829, ritornato a  Parigi si mise a scrivere L’arte della cucina francese, un’opera monumentale in cinque volumi in cui codificò la cucina francese, aggiungendole sue  ricette personali a quelle tradizionali ed è qui che si trova la prima menzione scritta del croquembouche, il dolce dal nome che significa croccante in bocca, , che subito affascinò tutta le Francia.

La forma del dessert è quella di una piramide di bignè di pasta choux, la cui altezza può variare dai venti centimetri al metro, prima immersi nel caramello per mantenere la forma scenografica e poi sono decorati a piacere con piccoli fiori di zucchero, nastrini, fiocchi edibili, addirittura, come precisò Carême, con lo zafferano oppure, secondo un altro grande scrittore e gourmet come Alexandre Dumas padre, con spicchi d’arancia essiccati o castagne.

Oggi la cosa importante è che il croquembouche rimanga sontuoso, ricco e scenografico ed è da presentare durante le occasioni importanti, come il Natale o il matrimonio o una festa importante per impreziosire la tavola e il momento atteso del dessert.

In questo modo il croquembouche è diventato il simbolo di ricchezza e raffinatezza perché anzitutto non è affatto facile da preparare: secondo un articolo del New York Times, infatti c’è bisogno del “portamento e l’abilità di una ballerina, la sensibilità di un architetto, l’equilibrio delicato di un funambolo, la destrezza e l’abilità di Michelangelo e l’immaginazione di Carême”.