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Si è spento a Ginevra, all’età di 86 anni, Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia, e di Maria José.

Lo ha annunciato la Real Casa di Savoia in una nota ufficiale, precisando che il decesso è avvenuto alle ore 7:05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, circondato dalla sua famiglia.

Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile.

Vittorio Emanuele di Savoia era nato a Napoli il 12 febbraio 1937, quarto in linea di successione al trono dopo il padre, il nonno Vittorio Emanuele III e lo zio Amedeo.

Il 9 maggio 1946, dopo l’abdicazione del nonno, divenne il principe ereditario, ma il suo regno durò solo un mese, fino al referendum del 2 giugno 1946 che sancì la vittoria della Repubblica. Da allora visse in esilio, prima in Svizzera, poi in Portogallo, in Francia e infine di nuovo in Svizzera.

Nel 1971 sposò Marina Doria, da cui ebbe un figlio, Emanuele Filiberto, nato nel 1972. Nel 2002 ottenne il permesso di rientrare in Italia, dopo la cancellazione della XIII disposizione transitoria della Costituzione che vietava il rientro dei discendenti maschi della casa Savoia.

Nel 2006 rinunciò ai suoi diritti dinastici in favore del figlio, che si proclamò principe di Venezia.

La vita di Vittorio Emanuele di Savoia fu segnata da alcune vicende giudiziarie, tra cui la più nota è quella relativa alla morte di Dirk Hamer, un giovane tedesco ucciso in una sparatoria nel 1978 sull’isola di Cavallo, in Corsica.

Il caso fu oggetto di una lunga battaglia legale tra i Savoia e la famiglia Hamer, che accusò il principe di omicidio volontario. Vittorio Emanuele di Savoia fu prosciolto nel 1991 dalla giustizia francese, ma nel 2017 la Cassazione italiana stabilì che il fatto avvenne al di fuori di ogni ipotesi di legittima difesa e che il principe non era esente da responsabilità sotto ogni altro profilo, civile ed etico.

La figura di Vittorio Emanuele di Savoia è stata recentemente al centro di un documentario Netflix, intitolato “Il Principe”, diretto da Beatrice Borromeo Casiraghi, che ha ricostruito la vicenda Hamer e altre controversie legate alla casa Savoia. Il documentario ha suscitato le critiche del figlio Emanuele Filiberto, che lo ha definito “una scusa per notizie false”.

Con la morte di Vittorio Emanuele di Savoia si chiude un capitolo della storia d’Italia, quello della monarchia, che ha lasciato un’eredità di luci e ombre, di gloria e di scandali, di fedeltà e di tradimenti.