Partirà da Pavia la 115esima edizione della Milano-Sanremo, la corsa che inaugurerà il calendario delle classiche di primavera del ciclismo internazionale in programma sabato 16 marzo, mentre il pomeriggio di venerdì 15 marzo, verso le 17, è prevista la presentazione delle squadre.
Il giorno della gara il ritrovo in piazza Vittoria è fissato alle 8.30, alle 10 partirà la sfilata cittadina lungo Strada Nuovo sino al chilometro zero, dove scatterà la corsa.
Per i primi 44 chilometri la corsa seguirà il tracciato del fiume Ticino, prima di confluire nel percorso che porta la corsa verso la Liguria passando da Ovada al Passo del Turchino, prima di arrivare ad Arenzano e iniziare a costeggiare il mare lungo la Strada Statale Aurelia.
A San Lorenzo al Mare, dopo la sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si affrontano Cipressa e Poggio di Sanremo.
Nell’ultima edizione c’è stata la vittoria per distacco dell’olandese Mathieu Van der Poel davanti a Filippo Ganna, Wout Van Aert e Tadej Pogacar.
La Classica di Primavera nacque dall’idea di un gruppo di Sanremesi appassionati di ciclismo che vollero riproporre il percorso di una corsa automobilista dell’epoca, la Milano-Acqui-Sanremo che vide, delle 30 vetture in gara, l’arrivo di sole 2 auto.
L’allora direttore del Gazzetta Dello Sport, il famoso Eugenio Costamagna, decise di accontentare Armando Cougnet, l’ideatore della corsa e mettere in pratica una gara ciclistica sullo stesso percorso.
La prima edizione del 1907 fu una corsa amatoriale con il ritrovo dei 33 corridori (all’Osteria della Conca Fallata a Milano e il vincitore fu è l Francese Petit-Breton.
Due anni dopo, era il 1909, ci fu il primo italiano a vincere, Luigi Ganna.
La prima edizione avvolta nel mistero e nel 1910, dove vinse il francese Christophe staccando il secondo di ben un ora e un minuto.
Gli anni Venti e Trenta vennero caratterizzati da una figura storica della Milano-Sanremo, cpme Costante Girardengo, il primo campionissimo Italiano, che vinse sei edizioni, in undici anni (nel 1918, 1921, 1923, 1925, 1926 e nel 1928).
Successivamente ci fu l’epoca di Binda e Guerra; il primo vinse due edizioni, il secondo una sola.
Gino Bartali, vincitore di quattro edizioni e Fausto Coppi, che ne vinse due, fanno parte della storia del ciclismo ed è rimasta nella leggenda la famigerata volata di Bartali con lo sprint su Rik Van Steenbergen nel 1950.
Gli anni d’oro degli Italiani alla Milano-Sanremo continuarono con Loretto Petrucci che vinse la gara nel 1952 e nel ‘1953.
Ci fu un cambio di percorso negli anni sessanta per favorire gli italiani ma nel 1966 cominciò l’egemonia di Eddy Merckx, il campionissimo belga trionfatore di ben sette Sanremo, da cui deriva il suo soprannome Il Cannibale.
La prima vittoria di Merckx alla Milano-Sanremo lo vide, con una lunghissima volata, battere Adriano Durante oltre che altri 9 atleti tra cui Raymond Poulidor, Herman Van Springel, Michele Dancelli e Franco Balmamion.
Nel 1970, finalmente, l’egemonia straniera terminò con la vittoria di Michele Dancelli con una memorabile fuga solitaria..
L’albo d’oro della gara vede ben 79 corridori di diversi paesi:, Italia 51, Belgio 20, Francia 13, Germania 7, Spagna 5, Olanda 3, Australia, Gran Bretagna, Irlanda e Svizzera 2, Norvegia e Polonia uno e i più vittoriosi sono, 7 vittorie Eddy Merckx (BEL) il recordman della Milano-Sanremo, con 6 vittorie Costante Girardengo (ITA), con 4 vittorie Gino Bartali (ITA) ed Erik Zabel (GER) e con 3 vittorie Fausto Coppi (ITA), Oscar Freire (ESP) e Roger De Vlaeminck (BEL).