L’ambiziosa opera fotografica di Martine Franck e la sua sincera attrazione per gli esseri umani sono al centro del progetto espositivo ideato dal Forte di Bard in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson sul il grande affresco dell’avventura nella tradizione della fotografia francese, lasciando un’impronta profonda e personale nella storia del XX secolo.

L’obiettivo della mostra Regardez les autres è di far conoscere l’immenso contributo di Martine Franck come donna fotografa, celebrare le sue immagini più note, alcune delle quali sono diventate delle icone.

La mostra sarà allestita presso le sale delle Cantine del Forte di Bard dal 9 marzo al 2 giugno.

Martine Franck nacque ad Anversa, in Belgio, nella primavera del 1938 e, fin dalla sua infanzia fu abituata ad espandere i suoi orizzonti e a interfacciarsi a nuove realtà, infatti la sua famiglia visse per un determinato periodo a Londra ma, in seguito all’arruolamento del padre nell’esercito britannico, la fotografa dovette lasciare la capitale inglese insieme alla madre a al fratello, per rifugiarsi negli Stati Uniti.

Con la conclusione del conflitto mondiale i tre tornarono in Inghilterra, dove Franck intraprese i suoi primi studi e dal 1956 iniziò a studiare storia dell’arte presso l’università di Madrid, per poi essere presa all’Ecole du Louvre a Parigi.

Nel 1963, durante un viaggio, organizzato con l’amica d’infanzia Ariane Mnouchkine, iconica figura del tetro francese, Martine iniziò a fotografare le bellezze e gli splendori delle civiltà orientali, quali Cina, Giappone, Cambogia, Nepal e molti altri ancora, oltre a collaborare con la rivista Life, lavorando come assistente di Elliot Elisofon e Gjon Mili e aprendosi la strada per quella che diventerà la sua carriere.

Durante la sua gioventù, intraprendendo un percorso come fotografa indipendente, collaborò con riviste americane, tanto che i suoi scatti furono pubblicati su testate giornalistiche imponenti come The New York Times, Fortune e la rivista di moda Vogue.

Inoltre, a partire dal 1964, venne nominata fotografa ufficiale del Théatre du Soleil e, due anni più tardi, la fotografa belga conobbe Henri Cartier-Bresson, di trent’anni più grande di lei, e si sposarono nel 1970.

Nel 1972 partecipò alla creazione di Viva Agency, con altre figure come Hervé Gloaguen, Guy Le Querrec, François Hers, Jean Lattes e Richard Kalvar e fu tra le prime donne ad entrare a far parte dell’agenzia Magnum Photos, diventandone membro ufficiale nel 1983.

Durante la sua carriera realizzò anche diversi servizi fotografici a sostegno di progetti umanitari e collaborò con diverse associazioni non a scopo di lucro, a sostegno dei più fragili.

Martine Franck morì il 16 agosto 2012, lasciando il segno nella storia della fotografia con la sua unicità, per il fatto di aver sempre cercato di sottolineare la bellezza dell’anima umana.